Amanda Anisimova si prende la rivincita del 6-0 6-0 di Wimbledon e vola in semifinale agli US Open. Stavolta Iga Swiatek è costretta a cedere nell’arco di un’ora e 36 minuti. 6-4 6-3 il punteggio che manda l’americana a sfidare una tra la ceca Karolina Muchova e la giapponese Naomi Osaka, protagoniste di un confronto notturno da accensione di numerosissime fantasie.

Subito grandissima lotta sull’Arthur Ashe Stadium, perché Anisimova deve faticare nel primo game. E non riesce a tenere la battuta, dando subito il vantaggio a Swiatek. Chi teme un remake di Wimbledon, però, è subito smentito: c’è l’immediato controbreak alla terza opportunità. Dopo un paio di game più tranquilli, nel quinto la polacca ha due chance di allungare di nuovo, su due seconde peraltro, ma un po’ l’americana che si difende bene, un po’ il dritto che si fa erratico, e il 3-2 Anisimova resta. Si lotta anche nel gioco successivo, ma senza chance di togliere la battuta. Anche sul 4-3 per l’USA c’è battaglia abbondante, e Swiatek cancella una palla break in modo spettacolare (e non è l’unico momento in cui fa emergere qualità). Il pubblico si diverte e riconosce la qualità della sfida, con Anisimova che sul 5-4 si guadagna, a furia di ottime risposte, il 15-30 e poi i due set point. Il secondo basta: dritto di Swiatek che se ne va, 6-4 in 50 minuti.

Il secondo parziale parte meglio per Swiatek, che riprende a spingere con efficacia, approfitta di un attimo di calo della sua avversaria e si porta in un attimo sul 2-0. La sua gioia dura poco, però, perché Anisimova si riprende abbastanza rapidamente e rimette le cose a posto, in quello che continua a essere un momento di particolare qualità per quel che concerne il gioco espresso in campo. Si verifica una situazione perlomeno particolare: a parte il game d’apertura, tutti gli altri finiscono a 30, senza nessuna eccezione, ed è un caso che ha molto del curioso. Certo, sul 4-3 il 30-40 finisce per averlo l’americana, e la polacca, che solitamente di problemi non ne ha poi così tanti in queste occasioni, stavolta la combina grossa: doppio fallo. 5-3 per Anisimova, che rapidamente sale fino ad avere tre match point. Un errore di dritto e un doppio fallo cancellano i primi due, ma sul terzo la fortuna gira per l’americana: rovescio che colpisce il nastro e palla che atterra là dove Swiatek non può arrivare.

Questo risultato rende Anisimova la più giovane giocatrice capace di battere le prime due giocatrici del mondo in uno stesso anno negli Slam da Svetlana Kuznetsova del 2009. Nondimeno, era dalle Williams che non c’era un’americana in grado di raggiungere le semifinali Slam su tutte le superfici. Merito del suo ottimo rate vincenti-errori gratuiti, 23-12 contro 13-15 di Swiatek, ma anche di un 52% sulla seconda che è infinitamente migliore del 33% da parte della polacca.