Caro Aldo,
ricorderò Emilio Fede per sempre grazie al suo servizio sulle Torri Gemelle, quando mostrò il secondo aereo schiantarsi contro la torre.Edoardo Rabascini

Ho sempre trovato simpatico Emilio Fede, il suo Tg4 irresistibile. Lei lo ha conosciuto?Massimo Grassi



















































Cari lettori,
Il ricordo più divertente e umano che ho di Emilio Fede è la giornata che passai nella redazione del Tg4, nei giorni in cui l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi aveva rinviato alle Camere la legge Gasparri, e si parlava di togliere a Berlusconi giustappunto Rete 4, il cui telegiornale Emilio Fede dirigeva con lo zelo che gli è stato riconosciuto anche in questi giorni. Fede era distrutto. «Non mi sono mai sentito così male in vita mia — si sfogava —. Neanche quando in Africa la jeep su cui viaggiavo fu inseguita dai guerriglieri, ovviamente marxisti. Ci ribaltammo, fui ferito all’anca. Ma adesso è peggio. Peggio anche di quando, intervistando Siad Barre a Mogadiscio, mi sentii male: sei mesi in corsia, c’erano quasi 60 gradi, i medici non riuscivano a guarirmi…». La giovinezza da inviato Rai in Africa era stata il periodo più felice della sua vita, attorno alla scrivania aveva foto con Jomo Kenyatta, Julius Nyerere, i leggendari leader dell’indipendenza africana. In quei giorni la sua principale preoccupazione era però Sabina Guzzanti, che animava i girotondi e chiedeva in pubblico la testa di Fede. Così il direttore chiamava affranto Paolo Serventi Longhi, allora capo del sindacato dei giornalisti italiani: «Paolo tu mi devi proteggere, Paolo hai visto cosa ha detto la tua amica Sabrina Guzzanti: la storia siamo noi! Ma chi si crede di essere: Duccio Galimberti? Roosevelt? Paolo quella è matta, stasera al Pantheon fanno la festa del ringraziamento per la cessione di Rete 4, Paolo tu mi devi salvare!». Poi si abbandonò ai ricordi torinesi, tra i quali uno dei più affettuosi era il fidanzamento con Enza Sampò, che lo lasciò quando trovò sulla sua rossa auto sportiva un paio di occhiali da sole che non appartenevano a lei e che il giovane Emilio tentò maldestramente di far sparire. Alla Sampò non andò poi così male visto, visto che dopo Emilio Fede si fidanzò con Umberto Eco.

4 settembre 2025