La 96esima edizione del Gran Premio d’Italia promette di essere un’edizione di grande successo. Parola del generale Tullio Del Sette, commissario straordinaria di Aci, che durante la conferenza stampa di presentazione del week-end di gara, tenutasi martedì 2 settembre, ha parlato una gara capace di rappresentare l’italianità in tutto il mondo.
L’Inno di Mameli, le Frecce Tricolori e i paracadutisti della Folgore
Domenica 7 settembre il rombo delle monoposto che sfrecceranno nel tempio della velocità sarà preceduto dagli aerei della pattuglia acrobatica nazionale, meglio conosciuti come le Frecce Tricolori, che sorvoleranno il cielo di Monza, poco prima della gara.
A rafforzare la suggestione del momento saranno i paracadutisti della brigata Folgore dell’esercito Italiano: durante il loro lancio, porteranno con loro il Tricolore e le bandiere di ACI e della FIA.
Al culmine di tutto, grandi protagoniste saranno le note dell’Inno di Mameli, che si profonderanno in tutto l’autodromo grazie agli strumenti suonati dalla banda musicale dei carabinieri e alla voce dal tenore Vittorio Grigòlo.
Il tenore
Classe 1977, Vittorio Grigòlo nasce ad Arezzo e cresce nella capitale, dove studia canto alla Schola Puerorum cantorum della Cappella Sistina. Il talento è molto e la carriera arriva subito, fin da giovanissimo. A solo 12 anni, dopo essere stato incoraggiato a cantare sui palcoscenici dei teatri lirici, inizia la sua tournée di concerti negli Stati Uniti, sotto la direzione del maestro Domenica Bartolucci.
Nel 1990, a soli 13 anni, Vittorio Grigòlo esordisce al teatro dell’Opera di Roma, nella Tosca, interpretando un pastorelli al fianco di Luciano Pavarotti.
Da questo momento in poi la sua è una strada in ascesa costellata di successi. A 23 anni è il tenore più giovane a inaugurare La Scala sotto la direzione del maestro Muti. Nel 2010 debutta oltreoceano come Rodolfo ne La Bohème di Puccini e subito diviene una star del Metropolitan di New York.
Grigòlo è inoltre stato il primo tenore a rappresentare due celebri opere su palcoscenici del tutto inediti: La traviata nella stazione centrale di Zurigo nel 2008 e L’elisir d’amore nell’aeroporto di Malpensa nel 2015. Più recentemente, in occasione della festa della Repubblica italiana del 2 giugno 2020 Grigòlo interpreta l’inno nazionale nell’Arena di Verona, in quella data vuota a causa delle restrizioni per il COVID-19. Successivamente, Grigòlo torna a cantare l’Inno nazionale il 18 aprile 2021, in occasione del Gran Premio di Imola della Formula 1.