Questa volta è toccato anche a Mara Venier. La “zia Mara” ha scoperto suo malgrado di essere finita su forum come Phica.eu, accanto a commenti volgari e a contenuti che mercificano il corpo delle donne. Nella stessa lista compaiono nomi notissimi: dalla premier Giorgia Meloni alla leader dell’opposizione Elly Schlein, fino a Chiara Ferragni e Paola Cortellesi. Una compagnia che non consola affatto, ma che ha spinto la conduttrice a esporsi pubblicamente.
«È vergognoso, ora bisogna finirla», ha dichiarato in unaintervista a La Stampa Venier, chiedendo un intervento concreto delle istituzioni e delle stesse direzioni editoriali: «Chi guida la tv e i giornali deve proteggerci e stanare i responsabili di questa schifezza».
La reazione: denuncia immediata
Appena appresa la notizia, Mara Venier ha deciso di non leggere nemmeno un insulto: «Meglio non sapere, ci rimango male, soffro». Senza indugiare, ha affidato tutto al suo avvocato Carlo Assumma. «Non è possibile diventare carne da macello in questo modo. È una mercificazione che colpisce madri, nonne e ragazze. Serve la solidarietà femminile, tutte unite, dall’impiegata alla capo di Stato».
Venier non ha nascosto il suo disappunto per chi potrebbe tirarsi indietro: «Resiste il timore di finire in pasto alle chiacchiere, ma di cosa dovremmo vergognarci? Io non mi vergogno di nulla».
E rilancia l’idea di una legge come in Germania, dove sono già previste norme severe contro questi abusi online.
L’incubo dell’intelligenza artificiale e il danno di immagine
Non è la prima volta che Mara Venier si trova a fare i conti con usi distorti della sua immagine. In passato la sua voce era stata clonata dall’intelligenza artificiale per spot pubblicitari mai autorizzati, e il suo volto era stato montato su corpi nudi per creare immagini false. «È straniante e spaventoso. Io non mi riconoscevo in quelle parole, ma ero io. Non c’è scampo».
Per la conduttrice, la ferita più grave resta il danno di credibilità: «Ho costruito negli anni un profilo di grande affidabilità. La gente si fida di me, sa che non vado a tirare sòle. Ma se si genera confusione tra la mia voce artificiale e il mio volto messo ovunque, i più ingenui potrebbero credere che quella sono io. È un danno enorme, che richiederà anni per essere recuperato». L’episodio ha colpito profondamente Venier, che parla di «shock» e di esasperazione, ma anche di una nuova consapevolezza. «Se restiamo in silenzio non otterremo nulla. Ora che ci sono di mezzo pure le politiche forse si darà un’accelerata. Io non mollo, serve una legge e serve la solidarietà di tutte».
Ultimo aggiornamento: giovedì 4 settembre 2025, 08:38
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