Cibo scaduto da oltre vent’anni, deiezioni nei magazzini in cui venivano conservati gli alimenti e un lungo elenco di ‘orrori’ assortiti. È quanto hanno scoperto i carabinieri del nucleo Nas di Bologna che nel corso dell’ultimo mese hanno controllato 16 rifugi di montagna dell’Appenino emiliano e romagnolo, ravvisando diverse irregolarità, in alcuni casi anche molto gravi. I casi riguardano, per oltre la metà, la zona del Cesenate e del Forlivese.

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Il bilancio non è affatto confortante: solo quattro delle realtà ricettive e di ristorazione ispezionate sono state promosse a pieni voti, mentre altre quattro sono state sospese. In totale sono stati sequestrati oltre 700 chili di carne (daino, cervo, cinghiale, bovino), trote salmonate, salumi, latticini, bevande e altri alimenti scaduti anche da oltre 20 anni, in attesa di essere somministrati o utilizzati nella preparazione dei piatti da servire.

La carne non a norma e conservata per anni

Per quanto riguarda la carne non a norma, i carabinieri sottolineano di aver riscontrato la “frequente consuetudine di congelare irregolarmente” carni e altri alimenti anche “per anni prima di somministrarli ai clienti”, il tutto senza avvalersi dell’abbattitore di temperature. Inoltre, “molte delle carni rinvenute, soprattutto di cacciagione” sono risultate “irrintracciabili e non attribuibili a canali di fornitura ufficiali”. E ancora. In tre dei rifugi controllati venivano preparate confetture e verdure sottolio in vasetti, senza però le “adeguate procedure di pastorizzazione” necessarie ad evitare lo sviluppo di botulino.

Deiezioni sui pavimenti e il congelatore pieno di carne in un bagno privato

Alcune delle contestazioni riguardano lo stato delle cucine e dei luoghi di conservazione degli alimenti. Diversi magazzini controllati “erano letteralmente invasi da ragnatele e muffe” che li rendevano “assolutamente insalubri per gli alimenti freschi che vi erano conservati”. In una locanda gli alimenti erano conservati addirittura in un garage dove peraltro veniva preparata anche la pasta all’uovo. Piccolo dettaglio: il luogo versava in pessime condizioni igieniche, “con decine di deiezioni di roditori sulla pavimentazione”.

In un altro rifugio invece il magazzino di cibo e bevande era stato ricavato all’interno una legnaia semi-aperta. I Nas hanno trovato perfino un congelatore pieno di carni di cervo e funghi all’interno di un bagno privato. In alcuni casi i militari si sono trovati davanti ad animali quali gatti e cani di grossa stazza liberi muoversi nei magazzini alimentari e qualche volta anche tra i piani di lavoro con le pietanze in preparazione.

Multe per 27mila euro

La lista di irregolarità prosegue: nel comunicato si parla di “affettatrici lasciate sporche di residui rancidi di salumi, non sanificate da tempo, e impastatrici mai deterse a seguito dei continui impieghi per produrre impasti da destinare alla preparazione di pasta fresca e panificati”.

I carabinieri hanno segnalato le criticità alle Ausl di competenza “per l’emissione dei previsti provvedimenti prescrittivi e interdittivi”. Oltre al sequestro di 35mila euro di merce e alla chiusura di quattro locali i titolari hanno ricevuto multe per un totale di 27mila euro.