Roma, 2 settembre 2025 – Vacanze estive terminate, scuole e asili si apprestano a riaprire: giocare d’anticipo con la prevenzione vaccinale è il consiglio degli esperti. Rammentando anche che, con il ritorno alla normalità, è bene ristabilire una routine sana: fondamentale per la crescita armonica dei più piccoli, soprattutto sotto il fronte del riposo e dell’alimentazione. “Con l’arrivo dell’autunno dobbiamo essere pronti a immunizzare in età pediatrica. Abbiamo un mese per preparare la campagna antinfluenzale che prenderà il via dal 1 ottobre”. Lo sottolinea Antonio D’Avino, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), facendo anche il punto sul rientro dalla vacanze dei più piccoli che dalla prossima settimana torneranno tra i banchi di scuola e, inevitabilmente, andranno incontro ai malanni di stagione.
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Campagna vaccinale per i più piccoli: giocare d’anticipo
“Con l’inizio della scuola – spiega D’Avino – i bambini devono riacquisire i ritmi che avevano prima delle vacanze. Fondamentali anche igiene del sonno – devono riposare bene, non andare più a letto dopo la mezzanotte – seguire una corretta alimentazione e limitare l’uso dei dispositivi elettronici. I piccoli, come gli adulti, sono stati molto all’aria aperta, hanno avuto occasioni per relazionarsi con gli altri durante l’estate.
Con l’inizio della scuola, parte la campagna antinfluenzale
Dunque è bene conservare i benefici ottenuti in vacanza e seguire queste semplici regole. Ma allo stesso tempo, in autunno occorre partire con la vaccinazione antinfluenzale e una campagna di immunizzazione per prevenire le bronchioliti da virus respiratorio sinciziale (Rsv) nei lattanti nati tra il 1 aprile e il 30 settembre”. Ricordiamo che il virus respiratorio sinciziale è molto più comune di quanto si pensi: la maggior parte dei piccoli lo contrae prima dei 2 anni, ma per alcuni può avere conseguenze gravi, anche mortali.
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Fondamentale, in questo caso, la tempistica. Nirsevimab (da ottobre 2024 offerto gratuitamente ai neonati nel nostro Paese) è un anticorpo monoclonale, che impedisce al Vrs di entrare nelle cellule umane. Previene la malattia grave nei bambini con meno di un anno nell’85% dei casi, ma secondo i ricercatori della Yale School of Medicine (YSM) è fondamentale sincronizzare la somministrazione con le epidemie stagionali, poiché l’efficacia dell’anticorpo monoclonale diminuisce tre mesi dopo la somministrazione. Al momento fra i bambini si segnalano casi di “infezioni gastrointestinali, caratterizzate da vomito, diarrea e dolori addominali. È sufficiente che vengano reidratati e che introducano liquidi che hanno perso” conclude.
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