Giovanni De NicolaoFoto A. Gilardi/Ag. Ciamillo Castoria

L’Umana Reyer Venezia si prepara ad affrontare la nuova stagione di Legabasket e EuroCup con un roster rinnovato a disposizione di Neven Spahija. Tra le nuove aggiunte, c’è quella di un cognome che rievoca ricordi indelebili nei tifosi orogranata. Stiamo parlando ovviamente di Giovanni De Nicolao, il cui fratello Andrea ha scritto pagine di storia assoluta con la maglia dei veneti – primo assistman di sempre (648) e secondo per presenze dietro il solo Michael Bramos. L’ex playmaker di Napoli raccoglie così un’eredità molto pesante da parte di Andrea, che a Venezia ha vinto uno scudetto, una Coppa Italia e una FIBA Europe Cup da capitano.

Esterno classe 1996, Giovanni De Nicolao ha deciso di intraprendere questa avventura dopo aver indossato i panni di capitano in Campania. Tuttavia, il playmaker non sembra essere spaventato ma piuttosto onorato dalle alte aspettative che il suo cognome porta con sé. Ieri si è svolta la sua presentazione al PalaSport Talierico e, di seguito, riportiamo alcune delle sue dichiarazioni.

“Sono entrato in una società nuova che in realtà, da racconti di Andrea, conoscevo già bene. Molte persone mi erano familiari e con Andrea ci sentiamo quasi quotidianamente, mi ha raccontato tantissime cose ma non tutto, quindi è bello anche scoprire degli aspetti che non conoscevo. È un onore camminare nei corridoi del Taliercio e vedere i trofei che lui ha vinto. È una carica a fare meglio. Ovviamente mi ha dato tanti piccoli consigli.”

Sui suoi obiettivi personali:

“In realtà sinceramente non ho obiettivi personali, vengono prima quelli di squadra. Sono uno che guarda partita dopo partita, senza andare oltre. A mio avviso è l’unico modo per arrivare più in fondo possibile. […] Alla Reyer so che posso portare energia, ritmo, palle rubate e dare fastidio agli avversari.”

L’impressione di coach Spahija:

“Fin dall’inizio ci ha detto che qui alla Reyer l’obiettivo è migliorare il giocatore e, di conseguenza, la squadra. E’ un coach al quale piace correre, andare veloce in transizione, poter contare su tanti playmaker per far giocare la squadra.”

Che tipo di squadra sarà la Reyer:

“Vogliamo correre tanto, abbiamo le caratteristiche di una squadra che va in contropiede e poi difende forte, vogliamo imporre la nostra fisicità in attacco e difesa. Siamo giocatori molto simili per tanti aspetti. Qualcuno probabilmente ha maggior talento, ma siamo piuttosto uniformi. A me piace mettere in ritmo i compagni, se c’è bisogno penetrare e tirare, di sicuro difendere forte ed essere sempre iper-aggressivo. In campo sarà la Reyer a decidere cosa fare in attacco.”