Palazzo Volpi, nel cuore di Venezia, è un edificio storico che ha vissuto una seconda vita nel corso del Novecento, trasformandosi in uno dei salotti più esclusivi della città. Durante gli anni ’70 e ’80, il palazzo divenne celebre per le sue feste mondane, dove arte, moda e aristocrazia internazionale si intrecciavano in un’atmosfera unica. Tra gli ospiti più illustri vi furono Andy Warhol, icona della pop art, ma anche Grace Kelly, l’elegantissima Principessa di Monaco. Ma anche il politico, ufficiale militare, scrittore e giornalista britannico Winston Churchill, noto estimatore di sigari e champagne, con una predilezione particolare per la casa francese di champagne Pol Roger. E più, recentemente, Maria Callas, su cui proprio un anno fa era stato presentato a Venezia un film interpretato da Angelina Jolie. E, non in ultimo, Giorgio Armani, che ha appena celebrato 50 anni di moda con un grande evento nella città lagunare.
La facciata di Palazzo Volpi sul Canal Grande di Venezia.
Courtesy of LionardVenezia, simbolo del glamour dal ‘900 a oggi
Palazzo Volpi a Venezia è diventato negli anni il simbolo di un’epoca irripetibile, crocevia di mondanità e creatività, dove le feste non erano solo intrattenimento, ma veri e propri atti culturali. E proprio mentre il Lido da giorni sta accogliendo star internazionali per la Mostra del Cinema, la città torna al centro dell’interesse globale. Il recente matrimonio di Jeff Bezos e Lauren Sánchez, con tanto di chiusura di bar, proteste e riflettori internazionali, ha reso Venezia ancora una volta protagonista delle cronache tra lusso, tensione sociale e visibilità mondiale. Ma al di là delle frequentazioni esclusive, il dato è concreto: Venezia piace, e piace sempre di più agli investitori. Non solo per la bellezza, ma per l’unicità del patrimonio abitativo, la scarsità dell’offerta, la stabilità del valore e l’equilibrio tra prestigio e ritorno.