© A.S.O. / Charly Lopez
Tadej Pogačar non nasconde un po’ di stanchezza al termine della diciannovesima tappa del Tour de France 2025. Assieme ai compagni di squadra della UAE Team Emirates XRG, la Maglia Gialla ha oggi provato a controllare la breve Albertville – La Plagne per cercare di conquistare un successo anche sulle Alpi, tuttavia, pur non lasciando spazio alla fuga, alla fine a vincere è stato Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), coraggioso ad attaccare e anticipare sulla salita finale. Il 26enne sloveno si è invece limitato a fare un buon passo volto a impedire qualsiasi tentativo di attacco di Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike), che nello sprint finale è poi riuscito a batterlo guadagnando due soli secondi che non vanno a modificare la situazione tra i due in classifica generale.
“Abbiamo fatto un ottimo lavoro fino all’ultima salita – le parole di Pogačar – Poi alcuni corridori hanno pensato di poter fare uno sprint per tutti i 19 chilometri della salita e hanno imposto un ritmo altissimo dall’inizio. Ho attaccato non appena la Decathlon ha smesso di tirare, ma era un po’ troppo presto. Pensavo che Jonas volesse vincere la tappa come me, ma stava solo seguendo la mia ruota. Quando Arensman ha attaccato, ho deciso di non seguirlo e di impostare un ritmo difensivo con cui mi sentivo a mio agio. Nessun altro ha contribuito all’inseguimento e Arensman andava troppo forte per il mio ritmo. Siamo andati vicini a riprenderlo, ma non ci siamo riusciti e lui si è meritato questa vittoria”.
“Tiravo e contavo i chilometri che mancavano a Parigi, ho dovuto tirare per quasi tutta la salita e sono arrivato al traguardo piuttosto stanco“, ha ammesso il campione del mondo, che però ormai vede vicino il traguardo finale: “Sono stati tre giorni difficili e sono felice che oggi sia finita. Il Tour de France inizia a sembrare molto lungo. Con questo tempo oggi, e poi la cerimonia di premiazione… vorrei solo andare sul bus e farmi una bella doccia calda. Questo è il Tour de France e non si sa mai cosa può capitare. Dobbiamo mantenere la concentrazione per altri due giorni“, ha comunque sottolineato lo sloveno in conclusione.
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