VENEZIA – «Non capita tutti i giorni a tutti i ministri di organizzare eventi che rimangono nella storia, anche perché quando siamo arrivati due anni e mezzo fa c’erano tanti, tanti cantieri fermi, alcuni in ritardo, alcuni neanche cominciati. Non sto a raccontare che cosa abbiamo trovato. Oggi, a settembre 2025, sono contento perché siamo in tabella di marcia, anzi, in alcuni casi siamo perfino in anticipo, quindi ci saranno due milioni di persone che da tutto il mondo arriveranno in Italia a farli trovare a loro agio, comodi, sicuri, veloci, portarli sulle piste e spostarli da ministro dei Trasporti, perché è un obiettivo importante». Sfodera sorrisi ed entusiasmo Matteo Salvini, al Lido per la presentazione del film, diretto da Paolo Galssi, “Kristian Ghedina, storie di sci”. Arrivato all’Excelsior giusto in tempo per mancare Luca Zaia («ma ci siamo sentiti», risponde alle ironie dei giornalisti), sottolinea la particolarità delle prime Olimpiadi diffuse sul territorio. «Ci arriveremo in forma. Il valore aggiunto è che sono le prime olimpiadi diffuse. Avremo 2 milioni di persone tra atleti e pubblico e 3 miliardi di persone a guardarci da casa. Spesso i grandi eventi in Italia lasciano, il giorno della cerimonia di chiusura, i problemi e le incompiute, qua il bello è che stiamo ragionando di opere che l’Italia offre al pubblico sportivo. La pista di bob sarà una grande attrazione per tutto il mondo aggiunge Conto che l’Italia arrivi unica all’appuntamento olimpico».

APPROFONDIMENTI













La pellicola

Dai cantieri delle Alpi al grande schermo del Lido: alla Mostra del Cinema di Venezia scorrono poi le immagini delle opere che accompagneranno Milano Cortina 2026, raccontate all’interno del film “Kristian Ghedina, storie di sci”. Il documentario intreccia il ricordo delle Olimpiadi di Cortina 1956 con le sfide ingegneristiche di oggi, mostrando testimonianze dirette di chi lavora ogni giorno alla trasformazione del territorio: tecnici, maestranze, progettisti. A dare voce al percorso, nella pellicola, anche il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, Elisabetta Pellegrini, Capo della Struttura Tecnica di Missione del Mit, e Fabio Massimo Saldini, Commissario e amministratore delegato di Simico, la società incaricata della realizzazione delle 98 opere olimpiche. Immagini inedite mostrano ponti, gallerie, stazioni e strade che stanno prendendo forma, insieme alle tecnologie che stanno cambiando lo sci e lo sport: dalla sicurezza degli atleti ai nuovi standard di allenamento. Il film porta sullo schermo anche l’evoluzione delle piste, l’impatto della preparazione atletica e l’introduzione di strumenti digitali sempre più sofisticati per garantire performance e tutela degli sportivi. Un racconto che lega memoria e futuro, mostrando come l’Italia sappia trasformare le sfide olimpiche in opportunità di crescita, innovazione e sport ai massimi livelli. «Ho pensato che questo film potesse essere interessante, che la mia storia possa ancora far riflettere sullo sport e sia utile per i figli e soprattutto per i genitori ha spiegato Kristian Ghedina credo di avere dei valori forti legati al territorio, e credo la mia vita sia sempre stata ispirata ad un vero spirito sportivo. Per questo mi fa piacere rappresentare il mio mondo in vista dei mondiali». Ci saranno storie inedite della vita del campione, ma sarà bello vedere Ghedina che parla ai bambini. «Noi abbiamo fatto il nostro, ora il futuro è nelle vostre gambe». La colonna sonora di Storie di Sci vuole essere un tributo all’Italia, ed è affidata al il violinista elettrico Andrea Casta, il rapper Bardo Skeet feat, Clara Moroni e Francesco Baccini, che firma il toccante brano “Matilde Lorenzi”, dedicato alla giovane sciatrice tragicamente scomparsa durante un allenamento sul ghiacciaio della Val Senales.