Nuove speranze da una ricerca condotta fra Napoli e Filadelfia contro il tumore al seno triplo negativo, uno dei più insidiosi da trattare.
Grazie allo studio del team del Dipartimento di Senologia dell’Istituto Pascale, in collaborazione con lo Sbarro Institute di Philadelphia, i ricercatori hanno evidenziato un possibile e promettente bersaglio terapeutico. Nel mirino del gruppo è finita una proteina che funziona come una sorta di interruttore: Nono.
Questa proteina risulta sovraespressa nelle cellule del tumore al seno triplo negativo. Ridurne i livelli – attraverso particolari tecniche di silenziamento genico o un inibitore chimico – ha attivato la risposta immunitaria. In pratica, agire su questa proteina ‘interruttore’ permette di accendere le difese naturali dell’organismo contro il tumore al seno triplo negativo.
Il team al lavoro sulla proteina del tumore al seno triplo negativo
I lettori di Fortune Italia conoscono bene i cervelli impegnati nella ricerca: si tratta di Michelino De Laurentiis, direttore del Dipartimento di Senologia e Toraco Polmonare del Pascale, coadiuvato dai ricercatori Luigi Alfano e Carmelina Iannuzzi del Crom di Mercogliano e da Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine, con cui il gruppo di De Laurentiis ha da anni avviato un programma di ricerca comune su questo tumore.
“Si tratta di un risultato ancora preliminare – tiene a precisare il sempre cauto De Laurentiis – ma che indica una direzione promettente per affrontare una malattia difficile come il carcinoma triplo negativo, dove il bisogno di nuove terapie è molto alto”.
Le prospettive
Come sottolinea il nuovo direttore dell’Irccs partenopeo, Maurizio di Mauro, questo studio condotto tra Italia e Usa “conferma l’elevata qualificazione della ricerca del Pascale nel contesto dell’oncologia mondiale”.
E c’è di più. Siamo ancora all’inizio, ma in futuro gli inibitori di Nono potrebbero essere utilizzati insieme a farmaci che modulano i checkpoint immunitari, già impiegati con successo in altri tipi di tumore. Cambiando le prospettive per tante pazienti.