Mercoledì sera a Viterbo la polizia ha arrestato due uomini di nazionalità turca trovati in possesso di diverse armi da fuoco e decine di munizioni. I due sono stati fermati in un bed&breakfast situato lungo il percorso della “macchina” di Santa Rosa, la struttura dedicata alla santa che ogni anno viene trasportata attraverso le vie della città per la tradizionale festa patronale. Per l’occasione a Viterbo erano presenti migliaia di persone, tra cui anche membri del governo (i ministri degli Esteri Antonio Tajani e della Cultura Alessandro Giuli), del parlamento italiano e di quello europeo.
Non si sa quale fosse l’intento degli uomini arrestati. La polizia ha escluso che volessero fare un attentato, e per il momento non sono emersi legami tra i due uomini e gli ambienti del terrorismo internazionale. Un’altra ipotesi è che siano coinvolti in un traffico di armi, e che possa esserci un collegamento tra loro e Barış Boyun, il presunto capo di un’organizzazione criminale turca arrestato in una frazione di Viterbo a maggio dell’anno scorso. Secondo le prime informazioni la procura ha aperto un’indagine per traffico di armi.
A causa degli arresti, per motivi di sicurezza le autorità hanno deciso di mantenere i lampioni accesi per parte del percorso della processione, nonostante tradizionalmente la si faccia con le strade al buio. La decisione, che non è stata immediatamente motivata dalle forze dell’ordine per non creare il panico, è stata contestata da alcuni dei partecipanti.