La Williams ha presentato alla FIA la richiesta di revisione riguardo la penalità comminata dai commissari di gara di Zandvoort a Carlos Sainz, in virtù del contatto con Liam Lawson. Ricordiamo che lo spagnolo ha ricevuto 10 secondi di penalità proprio per il contatto con il neozelandese della Racing Bulls.

I due sono entrati in contatto dopo la ripartenza del Gran Premio d’Olanda, una volta che la prima Safety Car è tornata ai box. La Williams del madrileno e la Racing Bulls di Lawson si sono toccate in curva 1 ed entrambe hanno riportato forature che lo ha costretti a rientrare ai box, perdendo un giro.

La Williams, nel corso di questo pomeriggio, ha ufficializzato la presentazione del diritto di revisione per la penalità ricevuta da Sainz.

“Possiamo confermare di aver presentato il diritto di revisione alla FIA relativo alla penalità comminata a Carlos a Zandvoort. E’ importante per noi capire come poter correre in futuro, e speriamo di avere un risultato positivo”, ha fatto sapere il team di Grove.

Dopo il contatto tra Sainz e Lawson, entrambi ritenevano che la colpa fosse dell’altro. Ma Sainz era visibilmente contrariato per la penalità ricevuta. I commissari avevano stabilito che Lawson avesse diritto di precedenza in curva e che l’asse anteriore delle ruote di Sainz non fosse sufficientemente distante da quello del pilota neozelandese.

Carlos Sainz, Williams

Carlos Sainz, Williams

Foto di: Joe Portlock / LAT Images via Getty Images

Ora, dopo il passo fatto dalla Williams, toccherà alla FIA verificare l’ammissibilità del diritto di revisione presentato dal team britannico. Williams, invece, dovrà provare di avere nuove e sufficienti prove per avere il diritto di revisione da parte della Federazione.

“Sì, ho avuto la possibilità di andare a parlare con loro dopo la gara. Ho avuto l’opportunità di sedermi con loro per 15 minuti per analizzare l’incidente”, ha dichiarato Sainz.

“E mi è sembrato molto chiaro che, non appena hanno ottenuto tutte le prove e hanno esaminato gli aspetti che avrebbero dovuto considerare per prendere la decisione giusta, si sono resi conto che probabilmente la decisione presa non era stata la migliore”.

“Ora stiamo cercando di vedere se riusciamo a trovare prove e elementi sufficienti per capire se è possibile modificare l’esito della penalità, perché continuo a credere fermamente che sia stata una penalità molto ingiusta e un errore di valutazione, cosa che può succedere purché si abbia la possibilità di riesaminarla. E se c’è stato un malinteso o una mancanza di prove o di analisi, allora c’è ancora tempo per rianalizzarlo, riaprirlo e cambiarlo”.

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