La nettissima vittoria di Jannik Sinner contro Lorenzo Musetti in occasione dei quarti di finale degli US Open 2025 è stata, ovviamente, il punto focale dell’ultima puntata di TennisMania, rubrica di approfondimento in onda sul canale YouTube di OA Sport a cura di Dario Puppo, Guido Monaco e Massimiliano Ambesi. Nello specifico Puppo, oltre a commentare il davvero gradevole derby tutto azzurro, ha aperto un interessante dibattito sulla scelta dell’organizzazione statunitense di trasmettere il confronto degli italiani a notte fonda, in un orario poco consono per gli slot europei.

In prima battuta però il giornalista ha detto: “Musetti mi ha sorpreso in positivo, nel secondo set ha giocato bene. Era impossibile che Sinner giocasse agli stessi ritmi del confronto con Bublik. Ma ci è andato molto vicino: ha tenuto lo stesso tipo di scambio. Per me ha fatto uno step in avanti a livello di servizio; personalmente percepisco come un termometro quando Jannik serve da sinistra in fuori facendo tanti ace. Non gli capita di frequente, è una soluzione che contro Alcaraz al Roland Garros come prima non gli entrava mai. Con Bublik mi ha impressionato la risposta, ha risposto bene anche ieri, ma il servizio è l’aspetto che mi interessa di più“.

Puppo ha quindi proseguito: “Sinner mi ha dato la sensazione di gestire il match per non andare troppo lungo, anche se era improbabile che accadesse. Lui voleva evitare che si innescasse un meccanismo per cui il pubblico andasse dalla parte di Musetti, cosa che non si è innescato, perché il pubblico si è addirittura alzato. Musetti gioca quel tennis che piace agli spettatori, ma non c’è stata quell’atmosfera anche perché Sinner ha dominato la partita. A volte l’ho visto un po’ nervoso, ma ha dimostrato di essere più forte; il cemento è la superficie meno congegnale a Musetti e più a Sinner visto che è arrivato a 26 vittorie sul cemento negli Slam. Musetti ha sbagliato due o tre punti male dove ha messo palle in rete per distrazione. A volte ha avuto la presunzione di fare un paio di punti contro Sinner, ma il suo atteggiamento è stato buono. Ci sono stati dei punti in cui ho visto un tennis giocato sul cemento che non so se con una combinazione diversa da Sinner si riesca a vedere. Probabilmente dobbiamo aspettare i rientro di Shelton e Draper, in alcuni scambi mi è piaciuta molto la differenza tra i due. Di rovescio Musetti non va così tanto in difficoltà sulla diagonale, ma Sinner ha una velocità maggiore su tutti i colpi, quindi se Lorenzo non si inventa qualcosa in particolare è difficile che faccia punto”. 

La voce di Eurosport ha poi affrontato l’argomento programmazione: “Quanti set è durata Auger-Aliassime contro De Minaur? Quattro che potevano essere cinque. Se si fosse andato sul pieno dei set nella sezione diurna, a che ora avrebbe iniziato Sinner? La partita di Sinner poteva cominciare tranquillamente alle undici con il fatto che le due parti di tabellone non sono allineate ai quarti. Alcaraz e Djokovic hanno un giorno di riposo, lui potenzialmente ne poteva avere qualcosa in meno perché poteva finire alle due o alle tre di notte. Sono cose che possono innervosire, poi lo abbiamo visto divertirsi con il suo staff. Tu non devi permettere che un match così importante possa iniziare così tardi e magari finire tardissimo, in modo che Sinner debba cappottarsi e sconvolgere i suoi piani nel giorno di vigilia della semifinale, a fine stagione nell’ultimo Slam. Poteva capitare anche a Musetti, metti che ci riusciva, sarebbe stato uguale, forse peggio. Le due partite femminili dovevano essere collocate vicine perché oggi ci sono le semifinali. Ma perché le devi mettere tutte sul centrale? Non calcoli che possano venire fuori due partite lunghe che metterebbero in difficoltà due giocatori? Gli americani volevano vedere Osaka. Djokovic e Alcaraz giocheranno alle 21:00 italiane, successivamente ci sarà il match di Jannik. Io trovo, a prescindere dal fatto di essere italiano, la programmazione dello US Open ridicola. Si dovrebbero giocare i quarti femminili su due campi. Se hai giocatori di qualità, è normale che le partite possano andare lunghe. Dopo il caso Sinner A Bercy, l’ATP ha deciso che, a meno che i giocatori non si mettano d’accordo, a certi orari non si può più giocare. Quello che voglio dire è: se succede nella prima settimana chi se ne frega, nella seconda no”.

Il telecronista ha proseguito il suo ragionamento. “La logistica che ha Nole allo US Open è impressionante. Il suo amico Gordon ha una proprietà immensa, con tutti i tipi di campi, con sistema di valutazione immediato a livello di dati statistici. Io non so cosa può combinare questo animale contro Alcaraz. Se tu per i tuoi interessi vuoi iniziare il torneo la domenica e spalmi il primo turno in tre giorni,  può capitare che il grande protagonista giochi il martedì; la programmazione è sbilanciata: ma se uno va ad analizzare le cose, l’orario di Alcaraz è perfetto. Ci sono esigenze che cambiano a seconda anche dei giocatori statunitensi, penso che la programmazione possa essere migliorata se metti un match femminile in un altro campo in giornate come quelle di ieri”.

Puppo successivamente ha parlato del prossimo avversario di Sinner, Auger-Aliassime: “Andrà in campo con l’incubo che hanno vissuto altri e lui stesso. Se non tiene il servizio va in una condizione psicologica devastante. Adesso è complicato per tutti approcciare Jannik, tolto ovviamente Alcaraz. Il canadese ieri non ha offerto garanzie per impensierire Sinner in modo duraturo. Sinner ha dato due garanzie pesanti, penso che forse un set sarà combattuto tipo quello con Musetti, magari il canadese vincerà più game appoggiandosi al servizio, se gli entra. Ma c’è un discorso di aura, di personalità. Con due partite robuste da parte di Auger-Aliassime, avrei avuto un altro pensiero. Ma dopo l’incontro con De Minaur non sono di questo avviso. L’ultima patita persa male da Sinner è quella con Djokovic con due set netti…”.

Non è mancato inoltre un pensiero su Novak Djokovic, il quale ha raggiunto la quarta semifinale consecutiva in uno slam:  “Lo vedo meglio di come mai mi sarei aspettato, specie senza tornei di preparazione. Lui fa mezze sceneggiate, ma gioca benissimo a poker, al di là del fatto che si sia fatto massaggiare con Fritz. Lo ribadisco: anche se ha perso tante semifinali e finali qui a New York, ha la miglior logistica. Lui dice che è meglio che non spieghi quello che succede dentro di lui. Nonostante i 24 Slam, ogni volta segna un record, la vive sempre come se fosse la prima volta. Deve stabilizzare la sua battaglia interiore con sé stesso. Al di là delle classifiche, è che se si presenta in semifinale in condizione migliori rispetto alle altre volte, proverà qualsiasi cosa perché è l’ultima chance che ha“.

Il giornalista ha poi in una parentesi lodato Anisimova, ieri vittoriosa contro Sviatek dopo la batosta di Wimbledon: “Amanda Anisimova è una delle mie preferite, ieri ha riso dopo aver sprecato due match point, aveva capito di avere in mano la partita, ha faticato nel chiuderla, da lì si capisce la sua naturalezza. La trovo una giocatrice positiva.

Djokovic affronterà Alcaraz con i precedenti a suo favore, almeno sul cemento: “Sul cemento a livello di precedenti Djokovic ha sempre battuto Alcaraz, vediamo quanto conteranno davvero questi numeri. Federer ha espresso il suo miglior tennis a 38 anni a Wimbledon, quando superò Nadal in semifinale arrivando ad un punto da battere Djokovic in finale. Djokovic ci crede, io credo che sarà una bella partita, vedremo Alcaraz impegnato. Magari non perderà set, perché poi tira fuori sempre qualcosa in più. Nole vuole arrivare a Los Angeles, lo ha già detto. Ieri con Errani-Paolini non c’è stata partita, sono state surclassate. Hanno giocato molto bene le altre, sono state tatticamente perfette. Sono state molto solide”.

E sui pronostici per le semifinali, Puppo non si è nascosto: “Io dico che Sinner vince in tre, ma ci può essere almeno un set molto lottato. Alcaraz e Djokovic vanno al quinto. Vi lascio questa suggestione. Penso che Nole possa dare la sensazione di vincerla. Ma uno come Djokovic che fa l’ultimo game con Fritz e poi fa il balletto, come fa a ritirarsi? Uno che ha la freschezza mentale di fare una cosa del genere, significa che ce l’ha con gli americani. Con Shelton ha fatto la telefonata, con Fritz il balletto. Lo ha fatto per sottolineare il fatto che ha battuto uno statunitense. Alcaraz è in corsa per vincere lo Slam senza mai perdere un set, se lo batte in 3 set avremo una grandissima finale. Carlos si esalta in altre superfici. Arriveranno due incontri molto gustosi, il torneo fino ad adesso è stato deludente in campo maschile tra ritiri ed eliminazioni. Ora arriva il bello, c’è la qualità migliore. Vedremo quello che succederà”.

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