È bello vedere che qualcuno produce ancora station wagon. Un commento fatto da una collega di Motor1 USA quando ci siamo messi a parlare della BYD Seal 6 DM-i Touring, il nuovo modello della Casa cinese. E non posso certo essere che d’accordo con lei. Le familiari, un tempo popolarissime in Europa, stanno scomparendo ed è un peccato. Anche perché il Vecchio Continente, pur apprezzando i SUV, ha ancora fame di station.
Così BYD ha deciso di riempire, almeno in parte, il vuoto lasciato dai vari brand, puntando non sull’elettrico ma su powertrain plug-in, che promette autonomia da record senza dover dipendere solo e unicamente dalla ricarica. Proprio per questo entro la fine del 2025 la BYD Seal 6 DMi-i Touring arriverà in Europa, purtroppo con un nome che persino noi giornalisti ricordiamo a malapena. Forse un nome più semplice non avrebbe guastato. Ma basterà dire al venditre “la station di BYD” per farsi capire.
Esterni | Interni | Guida | Prezzo
BYD Seal 6 DM-i Touring: la scheda tecnica
BYD Seal 6 DM-i Touring, gli esterni
Il frontale della BYD Seal 6 DM-i Touring ricorda altri modelli del marchio, mentre il posteriore spigoloso sembra ispirarsi a Peugeot e Mercedes. Nel complesso ha un design abbastanza neutro, senza particolari stranezze. Le maniglie delle portiere, a filo con la carrozzeria, sono facili da afferrare, anche se avrei preferito quelle classiche che escono dal volume dell’auto. Con 4,84 metri di lunghezza la station wagon di BYD è più corta di sei centimetri rispetto alle attuali VW Passat Variant e Skoda Superb, e questo vale anche per il passo.
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Fonte: BYD
Di serie sono previsti barre sul tetto e portellone posteriore ad azionamento elettrico, cerchi in lega da 18″ pollici e luci a matrice di LED. Il coefficiente di resistenza aerodinamica è di 0,28, non male. A partire dall’allestimento Comfort si aggiungono vetri posteriori oscurati, illuminazione ambientale e tetto panoramico apribile.
BYD Seal 6 DM-i Touring: le dimensioni
BYD Seal 6 DM-i Touring: gli interni
A colpirmi prima di tutto è stata la praticità, con molti pulsanti fisici e piacevoli da toccare. In generale BYD si è dimostrata capace di scegliere in maniera più che soddisfacente i materiali. La plastica dura va cercata con attenzione, mentre gli inserti in pelle e tessuto conferiscono agli interni della Seal 6 DM-i Touring una sensazione di qualità alta. Pochi marchi generalisti sono in grado di fare meglio al momento.
BYD Seal 6 DM-i Touring, gli interni
Foto di: BYD
La plancia riprende le linee dell’esterno e prevede strumentazione digitale da 8,8″ e un monitor centrale da 12,8 o 15,6, a seconda dellallestimento. Nella parte anteriore e posteriore sono disponibili diverse porte USB di tipo C (con potenza massima di 60 watt), completate da una piastra per la ricarica wireless dello smartphone.
Il divanetto posteriore offre ampio spazio per le gambe e la testa e lo schienale si abbatte con schema 40:60, in modo da ampliare il volume del bagagliaio – 500 litri fino alla cappelliera, 675 fino al tetto – per arrivare a un massimo di 1.535 litri. Tutti i sedili sono rivestiti in finta pelle, quelli anteriori sono regolabili elettricamente, riscaldati, ventilati e dotati di funzione di memoria. Sono comodi, anche se in prima fila la sensazione è di essere un po’ troppo in alto, mentre dietro ci si sente un po’ affossati. Ma sono sensazioni personali.
BYD Seal 6 DM-i Touring, la guida
Prima di parlare delle sensazioni è meglio descrivere il powertrain: si tratta del Super Hybrid DM-i (dual mode) di BYD, composto da due motori elettrici, una batteria blade e un motore a benzina di 1,5 litri, con efficienza termica del 43%.
Come sempre accade nel caso di auto plug-in anche la Seal 6 DM-i Touring può muoversi o in modalità elettrica o sfruttando il motore termico, sia per alimentare la batteria, sia per muovere l’auto. Un ibrido in serie e in parallelo, a seconda delle necessità.
BYD Seal 6 DM-i Touring, il motore
Foto di: BYD
La station cinese prevede due tipologie di powertrain: la versione Boost ha una batteria da 10,08 kWh e potenza massima di sistema di 135 kW (183 CV), per autonomia WLTP di 1.350 chilometri e ricarica solo in corrente alternata, con percorrenza in modalità elettrica di 50 chilometri. Le versioni Comfort Lite e Comfort invece raggiungono i 156 kW di potenza (212 CV) e la batteria da 19 kWh può essere ricarica anche in corrente continua, passando dal 30 all’80% della capacità in 23 minuti. L’autonomia elettrica è di 100 km mentre quella totale rimane a 1.350 km.
Il risultato è un sistema che funziona per la maggior parte del tempo come se fosse puramente elettrico, con autonomia – nel caso della versione con le batterie più potenti – che raggiunge i 100 km e consumo combinato di appena 1,5 litri ogni 100 chilometri, assieme a una percorrenza totale di 1.350 chilometri con batteria al 100% e serbatoio pieno. Tutte le versioni accelerano da 0 a 100 km/h in meno di 9″ e raggiungono una velocità massima di 180 km/h.
BYD Seal 6 DM-i Touring, il monitor centrale
Foto di: BYD
La nuova blade battery poi dà vita alla tecnologia Vehicle-to-Load (V2L), che permette di ricaricare dispositivi esterni fino a una potenza massima di 3,3 kW.
Ora però parliamo di come si comporta su strada la BYD Seal 6 DM-i Touring. Il nostro test drive – passato tra autostrade, strade extra urbane e un po’ di traffico cittadino, è iniziato con con la batteria carica al 52% e il computer di bordo a indicare un’autonomia totale di 1.184 chilometri.
Generalmente la guida rimane educata e contenuta, con una certa rumorosità che arriva unicamente quando si preme a fondo e con forza il pedale dell’acceleratore, senza però diventare mai davvero fastidiosa. Tutto è sempre perfettamente a posto, solo la sportività rimane un qualcosa di estraneo alla station cinese, anche se si seleziona la modalità Sport. Ma non è problema: questa è un’auto per i lunghi viaggi. Cruise control a 130 km/h e via.
BYD Seal 6 DM-i Touring, la prova
Foto di: BYD
L’assetto l’ho trovato piuttosto rigido e le imperfezioni del manto stradale sono chiaramente percepibili. Il consiglio è quello di non andare mai al di sopra di cerchi da 18″, per non farla diventare scomoda. Nulla da dire sullo sterzo, solidamente nella media.
Il vero punto di forza però sono i consumi: dopo circa 60 chilometri l’autonomia residua era di 1.135 chilometri, con oltre il 30% di batteria residua. Il computer di bordo riportava 3,1 kWh/100 km più 3,1 litri/100 km, per un consumo medio combinato di 4 litri di benzina ogni 100 km. Un risultato di tutto rispetto, anche perché BYD dichiara un consumo compreso tra 4,8 e 5,0 litri. Per risultati più approfonditi aspettiamo di poterla provare più a lungo.
BYD Seal 6 DM-i Touring, il bagagliaio
Foto di: BYD
BYD Seal 6 DM-i Touring: i prezzi
I prezzi della BYD Seal 6 DM-i Touring partono da 39.400 euro e arrivano ai 45.400 della Comfort con motore da 212 CV.