Brasile in un Click? Oltre la Scorciatoia Culturale, un Mosaico di Sguardi. Il panorama della fotografia internazionale si prepara a puntare i suoi obiettivi sul Brasile con l’annuncio ufficiale del 3rd Brazilian International Photography Circuit, un evento di portata globale che si svolgerà nel corso del 2025.

La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, si conferma come uno degli appuntamenti più significativi del calendario artistico, promettendo un’esplorazione profonda e sfaccettata dell’arte fotografica contemporanea. Con un format itinerante, il circuito attraverserà il paese, inaugurando mostre ed eventi in città che rappresentano il cuore pulsante della cultura brasiliana: dai centri nevralgici di San Paolo, Amparo, Ribeirão Preto e São José do Rio Preto, fino alla storica e vibrante Salvador, che si unisce per la prima volta al programma.  

FIAP Silver MedalJophel Ybiosa – Philippines – Dream of a Young Filipino

FIAP Bronze Medal:MEHMET CEVIK (Turkiye) – pekmez4

FIAP Bronze MedalJui Shang Chiu – Taiwan – Mother and son with sad face

FIAP Silver Medal:David Laronde (Canada) – A Deep Stare

Brasile. Il concorso, le sezioni

A conferire un sigillo di prestigio e rilevanza internazionale all’evento è il patrocinio di alcune delle più importanti organizzazioni mondiali del settore. La Fédération Internationale de l’Art Photographique (FIAP), l’International Association of Art Photographers (IAAP), la Global Photographic Union (GPU) e la Confederação Brasileira de Fotografia (CONFOTO) garantiscono che le opere selezionate non solo godranno di una visibilità eccezionale, ma contribuiranno anche al percorso di distinzione artistica dei fotografi partecipanti nel circuito globale. Il concorso si articola in tre sezioni principali.

Open Color, Open Monochrome e Creative Image – pensate per accogliere un’ampia gamma di linguaggi e stili espressivi. Con un montepremi che conta ben 727 riconoscimenti, il circuito si distingue per la sua capacità di celebrare l’eccellenza su vasta scala, promuovendo talenti emergenti e consolidati.  

BRAZILIAN CIRCUIT diploma
FCCB Diploma:Ljdia Musso (Italy) – Bizarre

FCCB Diploma:Jean Luc FAUCOMPRE (France) – Muriel 2

FIAP Silver Medal FLORENTINO Molero Gutierrez – Spain – Analizar

FIAP Bronze MedalOLEG ZHYLIN – Ukraine – Symbiosis

Tuttavia, un dettaglio organizzativo rivela un’anima più profonda dell’evento, un filo rosso che lo lega indissolubilmente alla storia stessa della fotografia brasiliana.

Tra gli enti organizzatori figura infatti il leggendario Foto Cine Clube Bandeirante (FCCB).

Questa non è una semplice coincidenza logistica, ma un ponte simbolico verso le radici del modernismo fotografico brasiliano. Il FCCB non è stato solo un circolo di appassionati, ma la culla della rivoluzionaria Escola Paulista, il movimento che ha scardinato le convenzioni e ha proiettato la fotografia del paese in una dimensione di avanguardia internazionale.

L’intervista con José Luiz Pedro, attuale presidente del Foto Cine Clube Bandeirante, offre una sintesi perfetta della filosofia che anima il Circuito, un progetto che affonda le radici in una storia ricca, ma con lo sguardo decisamente rivolto al futuro.

Pedro descrive la nascita del Circuito come un processo graduale, iniziato nel 2016 ma che “solo nel 2022 ha trovato un formato definitivo”. Sottolinea come il successo sia stato possibile grazie a “l’unione e l’amicizia tra i diversi club organizzatori”, un modello collaborativo che contrasta con l’individualismo di gran parte del mondo dell’arte.

La vera forza del progetto, però, risiede nella sua continuità storica. Pedro è esplicito:

“mi sono basato sul Salão Internacional che il FCCB ha organizzato tra il 1942 e il 1989”. Questo non è un atto di nostalgia, ma una strategia per “aggiornare lo sguardo” e adattare quell’eredità rivoluzionaria alla “nuova realtà della fotografia con i saloni digitali”.

J.L. Pedro

1942 – Salone d’arte fotografica di San Paolo

Copertina del catalogo del 1° Salone d’arte fotografica di San Paolo con la foto “Maschere della vecchiaia” di Henri Joseph

Copertina del catalogo del 4° Salone d’arte fotografica di San Paolo

Come è emerso dall’intervista con José Luiz Pedro il progetto mira a “aggiornare lo sguardo” della tradizione, adattando il formato dei saloni fotografici alla realtà digitale del XXI secolo e alle nuove tecnologie, inclusa l’esplorazione delle possibilità offerte dall’intelligenza artificiale.

Uno degli obiettivi principali è aiutare i fotografi brasiliani a confrontarsi con la produzione internazionale, favorendo la crescita della scena locale e contribuendo a costruire un linguaggio fotografico più universale.

Alcuni quesiti nascono spontanei

Quale Brasile vedremo rappresentato? Quali narrazioni emergeranno? E come si confronteranno con le visioni potenti, e talvolta contraddittorie, che hanno definito l’immagine del Brasile nel mondo fino ad oggi?

Non è facile comunicare l’identità culturale di una nazione soprattutto al di fuori dei confini nazionali, non si tratta solo di strutturare bene le informazioni che vogliamo veicolare in un messaggio ma di generare attenzione in un’epoca in cui sempre più spesso siamo vittime di quello che io definisco ricerca di “scorciatoie culturali”

Viviamo in un flusso di messaggi visivi incessanti che, anziché arricchire la nostra comprensione del mondo, rischia di anestetizzarla.

Per gestire il sovraccarico informativo, il nostro cervello cerca schemi e scorciatoie; le icone culturali, riconoscibili e pre-digerite, sono le più efficienti.

Il nome che ho dato a questa sorta di strategia di sopravvivenza cognitiva è quella di “scorciatoia culturale“.

Figure iconiche, opere d’arte e movimenti artistici vengono ridotti a etichette, a significanti svuotati che precludono l’esplorazione anziché invitarla.

Per capirci proviamo a fare un gioco.

Se vi domando di parlarmi di fotografia siciliana in generale a chi pensate?

Tutti vi garantisco penseranno agli stessi fotografi e saranno massimo due o tre.

È il meccanismo della “scorciatoia culturale”, una strategia di sopravvivenza cognitiva.

La “scorciatoia culturale” si manifesta come il processo attraverso cui la complessità di un’intera nazione, o area geografica d’interesse socio-culturale, con la sua storia, le sue contraddizioni e la sua pluralità di voci, viene ridotta e distillata in un singolo artista, stile o tema.

Il fenomeno non è casuale, ma è spesso guidato da dinamiche di mercato, potere mediatico e curatela internazionale che privilegiano narrazioni esteticamente riconoscibili, tematicamente universali e commercialmente valide.

Per la fotografia brasiliana, nessun nome incarna questa dinamica in modo più emblematico e ambivalente di Sebastião Salgado.

In un epoca di “scorciatoie culturali” il Circuito Internazionale di Fotografia del Brasile rappresenta, nelle stesse intenzioni degli organizzatori, un occasione per andare oltre gli stereotipi e i Cliché sulla cultura fotografica brasiliana ed esplorare le sue radici la sua anima duplice in cui due tendenze , due scuole, il modernismo e la documentaria si intrecciano indissolubilmente.

I saloni del terzo circuito internazionale saranno luoghi dove non soltanto trovare bella fotografia ma soprattutto immagini che parlano e restituiscono delle identità visive agli spettatori in un dialogo tra Brasile e mondo.

Superando la concezione di una semplice vetrina estetica, i saloni del terzo Circuito Internazionale di Fotografia si propongono come un autentico ponte creativo. In questi spazi, l’immagine diventa strumento di un dialogo profondo tra il Brasile e il mondo, restituendo narrazioni che esplorano la complessità dell’identità brasiliana. Si definisce così un immaginario contemporaneo che è, al tempo stesso, profondamente locale e autenticamente globale.

Contatti

Sito Ufficiale del Circuito: www.braziliancircuit.com.br  

Gallerie Vincitori 2024: Disponibili sul sito ufficiale.

Per Approfondire: Esplorare la Doppia Anima

Per chi volesse avventurarsi oltre la superficie e approfondire la complessa identità visiva del Brasile, ecco alcuni testi e film fondamentali che esplorano le due grandi anime della sua fotografia.

Libri:

Per l’anima modernista e sperimentale:

Fotoclubismo: Brazilian Modernist Photography and the Foto-Cine Clube Bandeirante, 1946–1964 di Sarah Hermanson Meister (MoMA, 2021). Il catalogo della fondamentale mostra del MoMA che ha riportato alla luce la storia e le opere della Escola Paulista. Essenziale per capire le radici dell’avanguardia.  

Geraldo de Barros: Fotoformas. Un volume che raccoglie la serie seminale di de Barros, un’immersione nel processo creativo che ha fuso fotografia, disegno e astrazione.  

Per l’anima documentarista e sociale:

Terra di Sebastião Salgado (Contrasto, 2001). Forse l’opera più radicata nel contesto brasiliano di Salgado, documenta la lotta del Movimento dei Senza Terra (MST) con un’introduzione di José Saramago.  

Rvandro Teixeira. Instantâneos de Realidade. Un’antologia del lavoro del grande fotogiornalista che ha documentato con occhio inflessibile la storia brasiliana, inclusi i drammatici anni della dittatura militare.  

Film e Documentari:

Il Sale della Terra (2014) di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado. Un ritratto intimo e potente di Sebastião Salgado, che ne ripercorre la vita, i grandi progetti e la filosofia. Un punto di partenza imprescindibile per comprendere la sua opera.  

Claudia Andujar, A Luta Yanomami (2023). Documentario che esplora il lavoro cinquantennale della fotografa e attivista a fianco del popolo Yanomami, mostrando come arte e lotta politica possano diventare una cosa sola