Il ‘no’ a Cadillac
Negli scorsi giorni la Cadillac ha presentato ufficialmente la propria line up per il 2025 con due piloti esperti dal calibro di Valtteri Bottas e Sergio Perez, i primi che occuperanno il sedile del team statunitense nella storia di quest’ultimo in F1. Prima dell’annuncio, tuttavia, erano sorti diversi nomi sui potenziali piloti che avrebbero potuto fare il loro esordio o il loro ritorno in F1, e tra questi vi era Mick Schumacher. Il tedesco sembrava infatti vicino al ruolo di collaudatore in F1 e, al contempo, di pilota ufficiale del Cadillac Team Jota nel WEC, non essendo apparentemente vicino a un rinnovo con Alpine. Un’offerta allentante, ma respinta dal figlio d’arte del sette volte iridato Michael. Perché?
Basta anche in Alpine, o quasi
Le ragioni non sono chiare, e non si sa se esse siano legate al WEC o alla F1, che resta la vera ossessione del 26enne ex Haas. Lo stipendio proposto da Cadillac sarebbe infatti più alto rispetto a quello che percepisce attualmente in Alpine, ma al tempo stesso identico a quello degli altri piloti del team americano nel WEC, e senza privilegi speciali. Ora che il possibile ingresso in Cadillac è svanito, per Schumacher sembra molto difficile anche la permanenza in Alpine nel WEC, così come la possibilità di poter approdare con il team di Enstone nel 2026 in F1.
L’ipotesi McLaren
In passato non si è concretizzata nemmeno l’opportunità di debuttare in IndyCar, ma secondo quanto riportato da The Race sarebbero sorte trattative interessanti tra Schumacher e un team che farà il proprio esordio nel WEC nel 2027: la McLaren. La squadra trascorrerà un anno di sviluppo nel 2026 in attesa di scendere in pista per l’appunto nel 2027, con Schumacher che sembra essersi avvicinato alla casa di Woking.
In aggiunta, con l’offerta rifiutata dal tedesco, la Cadillac è ora alla ricerca di un pilota che dovrà sostituire Jenson Button, che chiuderà la propria carriera nel WEC a fine anno. Tra i maggiori candidati, sempre secondo The Race, vi sono Jack Aitken e Callum Ilott.