Il dipartimento della Giustizia statunitense ha aperto un’indagine per una presunta truffa su un mutuo contro Lisa Cook, una dei sette membri del Consiglio dei governatori della banca centrale americana (Federal Reserve, o Fed), che il presidente Donald Trump vuole licenziare. Ad agosto Trump aveva infatti ordinato il licenziamento di Cook accusandola proprio di aver prodotto dei documenti falsi per pagare di meno un mutuo, nel 2021. Cook si era difesa dicendo che non c’era stato nessun provvedimento legale contro di lei, e aveva fatto causa al presidente sostenendo che non avesse l’autorità per licenziare un membro del consiglio.
Il dipartimento della Giustizia statunitense ha sia le funzioni di un ministero sia quelle di pubblica accusa: giovedì ha emesso un’ordinanza per raccogliere documenti su cui stabilire se ci sono le prove necessarie per accusare formalmente Cook. L’indagine non è stata annunciata ufficialmente, ma è stata confermata da funzionari del dipartimento a vari giornali statunitensi.
Quello di frode bancaria è un reato considerato poco rilevante ma usato anche in altri casi dall’amministrazione Trump per mettere in difficoltà chi la critica. Il licenziamento di una consigliera della Federal Reserve è un gesto senza precedenti, e rientra nel tentativo di Trump di controllare l’istituto, le cui decisioni hanno una grossa influenza sull’economia statunitense. Questo violerebbe l’indipendenza della Fed, uno dei principi fondamentali dell’azione delle banche centrali moderne, sottoponendola a possibili pressioni politiche o elettorali. Trump ha minacciato in più occasioni di licenziare anche il presidente della Fed, Jerome Powell, cosa che di fatto però non può fare.
– Leggi anche: Perché Trump vuole licenziare uno che non può licenziare