Sindaco di Pantelleria: “Resterà nella storia dell’isola”
“Pantelleria piange oggi un uomo che ha saputo trasformare l’eleganza in un linguaggio universale e che, con la sua discrezione, ha intrecciato la propria vita con la nostra isola. Giorgio Armani non è stato soltanto il più grande interprete della moda italiana nel mondo: per noi è stato compagno silenzioso e presente, cittadino onorario che ha scelto Pantelleria come luogo dell’anima. Qui ha trovato rifugio e ispirazione, e qui ha restituito amore con gesti che resteranno nella memoria collettiva”. A ricordare lo stilista morto oggi è il sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona. Armani era profondamente legato all’isola trapanese, dove possedeva una villa nella zona di Cala Gadir.
“È grazie alla sua sensibilità che il nostro ospedale ha potuto dotarsi di una tac, donata con la semplicità di chi non cerca riconoscimento ma solo utilità per gli altri – ricorda ancora il sindaco di Pantelleria -. È grazie al suo sostegno che il borgo di Gadir ha visto realizzare la rete idrica e fognaria, ridando dignità e salubrità a una comunità intera, che anche a Cala Tramontana è stata realizzata la rete idrica. È grazie al suo impegno che il campo sportivo ha potuto accogliere i sogni dei nostri ragazzi, come seme di futuro piantato in questa terra di vento e mare. Fu lui a salvare il nostro unico cineteatro a Scauri” ricorda ancora D’Ancona.
Giorgio Armani in his villa on Pantelleria Island, ITALY-01/01/1999
Ma Giorgio Armani non ha lasciato un segno solo attraverso le opere: lo ha fatto con la sua presenza. Le sue passeggiate lungo il borgo e il lungomare, i suoi abbracci ai panteschi, ai contadini, agli imprenditori, a tutti coloro che incontrava, raccontano di un uomo che amava ascoltare e parlare con la nostra gente. Non vi era distanza tra lui e Pantelleria, ma un dialogo continuo, fatto di sguardi, strette di mano e parole semplici. E ancora, sulle passerelle del mondo, Armani ha fatto sfilare Pantelleria, nei suoi abiti che richiamavano i colori della nostra isola (il nero della lava, l’azzurro del mare, il verde dei giardini panteschi) portando con sé, tra le luci delle capitali, l’essenza segreta di un luogo che ha saputo leggere come pochi. Come nei suoi profumi, Giorgio ha colto l’anima di Pantelleria, e l’ha resa respiro e immaginazione per chi non l’aveva mai conosciuta”.
(agf)