Il fratello Puccio: «Ignorato da Berlusconi», Paolo Brosio: «Da Mediaset silenzio assordante». La storica segretaria: «Umano, ma quando si arrabbiava dovevamo soccombere»
«È stato lui un pioniere, uno specialista della diretta tv, ora è iniziata per lui la diretta dell’incontro con Dio padre di tutti». Il funerale di Emilio Fede nelle parole di don Giovanni Cazzaniga, nella chiesa di Dio Padre a Milano 2. È stato un po’ come la sua vita: tanti giornalisti, tante telecamere, affetto e un fuori programma. Ovvero l’assenza della figlia Simona in polemica con la sorella Sveva, colpevole, a suo dire, di averle impedito di riappacificarsi con il padre negli ultimi due anni, una volta rientrata dall’estero.
Qui Sveva è arrivata accompagnata dagli altri familiari e da Paolo Brosio.
Tanti i giornalisti che hanno lavorato con Fede hanno voluto essere presenti come Claudio Brachino, Gabriella Simoni, Gianluca Mazzini e anche il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini, il meteorologo Mario Giuliacci. Non è mancato Marcello Dell’Utri. «Vengo a dare omaggio alla persona e alla sua genialità» ha commentato, non senza un filo di ironia sui 94 anni dell’ex direttore del Tg4. «Ci sarebbero da fare le congratulazioni piuttosto che le condoglianze data l’età. Io ed Emilio ci faremo un pochino di Purgatorio».
Accanto a lui Gianfranco Miccichè e Adriano Galliani che ha ricordato anche Silvio Berlusconi e il dispiacere di Fede nel giorno dei funerali, quando si presentò davanti alla villa di Arcore. Troppi i racconti anche per Paolo Brosio. «Se non ci fosse stato lui non sarei arrivato a fare tanti programmi. Sono dispiaciuto perché “le cose incredibili” fatte da Rai e Sky per ricordarlo non sono state fatte dalla rete dove ho iniziato. Da Mediaset silenzio assordante».
Hanno colpito anche le fratello Puccio Fede, giunto dall’Africa dove vive: «Mike Bongiorno fu ignorato da Berlusconi, mia opinione personale non di mio fratello, questo non è bello». La storica segretaria Brunella ha ricordato il suo lato umano aggiungendo però che «quando si arrabbiava dovevamo soccombere»
L’ultimo viaggio per la cremazione e poi la tumulazione nella tomba di famiglia della moglie Diana De Feo a Mirabella Eclano, nell’Avellinese, è iniziato come sarebbe piaciuto a lui, con un applauso circondato dalle telecamere, per l’ultima volta. Poco distanti Dell’Utri e Galliani parlano di calcio. Vecchi ricordi, l’ex senatore siciliano ha iniziato come allenatore nella Bacigalupo e poi Edilnord. Altri tempi.
05 settembre 2025
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