UDINE – Una famiglia di cinque persone (tre adulti e due bambini) e altri due soggetti sono risultati positivi al cosiddetto vaiolo delle scimmie, il virus mpox. Come riferito ieri dalla testata regionale Rai Fvg sei sono ricoverate all’ospedale di Udine, mentre un’altra è allo stato in isolamento fiduciario. Non è la prima volta che il virus si manifesta in Friuli Venezia Giulia.

APPROFONDIMENTI


I FOCOLAI

All’origine di queste ultime occorrenze ci sarebbero due focolai diversi. Nel primo caso (in cui il virus proviene dall’Africa), è, per l’appunto, stata coinvolta la famiglia di cinque componenti, fra cui due bambini, che si troverebbe in ospedale da un paio di settimane. Il secondo focolaio, invece, sarebbe stato importato da un altro Paese europeo, con insorgenza ad agosto: interessate persone residenti a Udine. Fortunatamente, le persone contagiate, in tutti i casi, si trovano in condizioni sanitarie tali da non preoccupare i medici e restano sotto osservazione. I pazienti ricoverati vengono trattati con un antivirale di provenienza ministeriale.

IL VIRUS

Mpox è un virus che appartiene alla famiglia degli Orthopoxvirus, la stessa del vaiolo umano, che è stato eradicato, come da dichiarazione Oms, nel 1980, in seguito a campagne vaccinali di massa. Il vaiolo delle scimmie è meno grave e pericoloso. La denominazione di “vaiolo delle scimmie” nasce dal fatto che questo virus è stato identificato per la prima volta nel 1958 nelle scimmie, in un laboratorio della Danimarca. Nelle aree endemiche, Mpox si trasmette dall’animale all’uomo in particolare con morsi, graffi, o con il contatto diretto con liquidi biologici, sangue o carne di animali infetti. Fra gli umani il virus può trasmettersi attraverso il contatto con lesioni della pelle o con oggetti contaminati (per esempio, le lenzuola o gli asciugamani o ancora i vestiti) di persone contagiate, o attraverso il contatto con le goccioline che vengono emesse al momento dell’atto respiratorio.

La trasmissione avviene più frequentemente tramite contatto diretto o di tipo sessuale. I sintomi del vaiolo delle scimmie sono molto simili a quelli del vaiolo umano. Dopo un’incubazione, che può variare dai 5 ai 21 giorni, il percorso dell’infezione normalmente vede un periodo febbrile, in cui all’alterazione della temperatura si sommano dolori muscolari, mal di testa, linfonodi gonfi e stato di spossatezza. Quindi, segue la fase dell’eruzione cutanea, quando si formano delle lesioni sulla pelle.