La pressione per accelerare la procedura legislativa per l’euro digitale è giustificata soprattutto per l’accelerazione impressa dall’amministrazione americana sulle stablecoin
Si accelera sull’euro digitale. «Stiamo lavorando partendo dal presupposto che entro il secondo trimestre del 2026 vedremo la legislazione in vigore». Queste le parole di Piero Cipollone, membro dell’esecutivo Bce, in audizione al Parlamento europeo. Si tratterà di «costruire l’infrastruttura» e poi «andare a farlo funzionare». Questo richiederà complessivamente «tra due anni e mezzo e tre anni», fa sapere l’economista.
Cos’è l’euro digitale
Ma di cosa si tratta? Sul sito Bce si parla di euro digitale come forma digitale di contante, emessa dalla banca centrale e accessibile a chiunque nell’area dell’euro. Uno strumento in più, disponibile per tutti i pagamenti elettronici effettuati nei negozi fisici, online oppure tra privati.
Gli importi in euro digitali sarebbero memorizzati in un portafoglio elettronico, il wallet, che gli utenti creerebbero presso la propria banca o un intermediario pubblico. Con questo strumento è possibile effettuare tutti i consueti pagamenti tramite telefono o carta, online o offline.
Il rapporto con il contante
Nel suo intervento Cipollone ha risposta a chi esprimeva timori sull’euro digitale come mezzo per sostituire il contante fisico, alla fine eliminandolo, senza garantirne lo stesso livello di anonimato e le stesse libertà. «Difendiamo davvero il contante – ha detto -. La Bce non sta qui per decidere come la gente paga: la Bce deve provvedere i mezzi di pagamento che la gente vuole. Vi faccio due esempi di come difendiamo il contante. Primo, stiamo investendo oggi nella nuova serie di banconote fisiche in euro e abbiamo appena lanciato le gare. Non c’è nessuna intenzione della Bce di ridurre la produzione e la distribuzione di banconote fisiche».
L’accelerazione
La pressione per accelerare la procedura legislativa per l’euro digitale è giustificata soprattutto per l’accelerazione impressa dall’amministrazione americana sulle stablecoin: Cipollone ha indicato che occorre dotarsi di un mezzo di pagamento «facile e costi bassi» sapendo che già attualmente le banche fronteggiano la concorrenza delle stablecoin soprattutto nelle operazioni transfrontaliere.
5 settembre 2025
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