A soli 18 anni, 10 mesi e un giorno, è anche diventato il più giovane pilota della storia Ferrari a scendere in pista in F1 e il più giovane a conquistare punti. “Il mio sogno è arrivare in Ferrari. Ho avuto un assaggio l’anno scorso ed è la mia motivazione. Ma ora devo dimostrare costanza in Haas, dimostrare di meritarmi un top team. Mi concentro solo sull’essere veloce, il resto arriverà di conseguenza” ha spiegato Bearman, che ha poi ben in mente quelli che sono i progressi che deve fare per meritarsi questa chiamata in futuro. Il primo aspetto è essere più consistente, e per questo l’esperienza in Haas gli servirà. “Voglio vedere una crescita costante in me stesso, con più familiarità in macchina e nel team. Sono solo 15-16 gare in questa stagione. Ma serve anche mettere tutto al posto giusto. Durante l’estate ho riflettuto su quante ore spendo dietro i dati, su come guidare più veloce o rendere più performante la macchina, ma raramente penso al mio mindset e a come affronto ogni sessione. Quando pensi a troppe cose insieme, diventa difficile rimanere concentrati in macchina. Quindi è importante chiarire i pensieri e avere un obiettivo preciso in mente”.

Verso Baku con più esperienza

Dopo Monza è in arrivo anche Baku. A Bearman è stato fatto notare come sarà il primo GP in cui riuscirà a ripetere per intero un weekend da pilota ufficiale, dopo che anno scorso ha sostituito Kevin Magnussen, proprio in Haas. È la prima volta che potrò affrontare un weekend intero conoscendo già il comportamento della macchina. Sarà un grande aiuto. Ho avuto esperienze simili a Jeddah e Silverstone, ma poter ripetere l’intero weekend è un vantaggio enorme. Ti ricordi come la macchina si comporta in certe curve e le sensazioni provate, qualcosa che il simulatore non può darti. Sono entusiasta di questo”.