Mathieu Van der Poel ha stupito per due ragioni nella tappa di Coppa del Mondo di Les Gets. Da una parte in pochi si aspettavano, dopo le brutte figure precedenti, una rimonta così ampia e ben gestita che lo ha portato, senza strafare, dalla 50ª posizione in griglia fino al 6º posto. Dall’altra è stato il primo in Coppa del Mondo ad utilizzare il nuovo casco Airbreaker 2.0, quello che Abus ha presentato a inizio luglio e che finora si era visto solo al Tour de France. 

 

mvdp casco

 

CANYON O ABUS?

Come molti di voi avranno notato da tempo il team Alpecin Deceuninck utilizza caschi marchiati Canyon, ma che chiaramente sono gli Abus. Van Der Poel è famoso per non voler cambiare casco, infatti da anni utilizza il “vecchio” Gamechanger, quello più aerodinamico, modello che ha mantenuto anche dopo l’uscita del nuovo Gamechanger 2.0. Tutti usano il nuovo modello, ma lui no, continua a usare il vecchio. 

 

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Proprio per questa sua affezione abbiamo notato il fatto che a Les Gets l’olandese è sceso in pista indossando il nuovo modello di Abus Airbreaker 2.0, l’evoluzione del casco leggero e aerato di Abus lanciata ad inizio luglio e che finora nessuno aveva indossato in Coppa del Mondo MTB, ma era stato usato solo al Tour de France. Neanche Puck Pieterse, atleta di punta del Alpecin Deceuninck femminile, lo aveva ancora utilizzato. 

 

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CARATTERISTICHE AIRBREAKER 2.0

L’AirBreaker 2.0 è un’evoluzione del casco iconico di Abus: l’aspetto rimane familiare, ma sotto la calotta c’è parecchia innovazione. Realizzato interamente in Italia, l’AirBreaker 2.0 è più leggero (221 grammi per la taglia M), più aerodinamico, più fresco grazie a un sistema di ventilazione riprogettato, e soprattutto più tecnico: merito della nuova AeroBlade in carbonio iniettato, che combina rigidità e leggerezza migliorando allo stesso tempo la sicurezza.

 

 

Le prese d’aria frontali (Eyebrow Vents), sono state riposizionate per far entrare più aria proprio sulla fronte – un dettaglio che diventa subito percepibile nelle salite a bassa velocità, quando la testa è più esposta al calore. L’aria non si limita a entrare e uscire: grazie al sistema Forced Air Cooling, i canali interni guidano il flusso in maniera studiata, mantenendo freschezza anche quando si affrontano pendenze lente o giornate molto calde.

 

 

L’elemento più distintivo del nuovo AirBreaker 2.0 è la AeroBlade, una struttura interna realizzata in carbonio iniettato che svolge un doppio ruolo: da un lato migliora la stabilità strutturale del casco, dall’altro contribuisce a ottimizzare il comportamento aerodinamico. Questa soluzione, che rappresenta una prima assoluta per ABUS, consente di mantenere ampie aperture di ventilazione senza compromettere la resistenza agli impatti.

 

 

Il nuovo Abus Airbreaker 2.0 ha un sistema di tenuta degli occhiali nella parte frontale, due inserti in silicone antiscivolo, chiamati Eyewear Port, non solo tengono fermi gli occhiali mentre si pedala, ma evitano anche che cadano a causa delle buche. 

 

 

Il casco è disponibile in due versioni – Standard e ACE – entrambe con vestibilità evoluta e dettagli studiati per il ciclismo moderno, come il sistema MIPS Air Node, la fibbia magnetica Fidlock, le imbottiture flottanti e le cinghie aerodinamiche.

 

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