La prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Italia è andata proprio nella maniera in cui la Rossa voleva: un approccio solido, dove la messa a punto di base ha funzionato come doveva. Nella seconda sgambata nella pista lombarda, Leclerc si piazza al secondo posto, mentre Hamilton occupa la casella numero 5. È solo venerdì, ma le ottime sensazioni delle Fp1 hanno ricevuto una conferma importante: Ferrari, se non sbaglia, può lottare al vertice.
Ferrari studia la SF-25 dopo un ritocco al setup
I ferraristi riprendono il lavoro da dove lo aveva lasciato. Scendo subito in pista, le Rosse, questa volta con le coperture Pirelli a banda bianca. Una buona maniera di testare ancora meglio il setup dopo alcuni ritocchi realizzati alle monoposto modenesi. Hamilton abortisce subito il suo primo tentativo per un lungo nella ghiaia essendo disturbato dal traffico. Leclerc si prende invece più tempo per poi lanciarsi.
Charles chiude il suo tentativo con una guida piuttosto pulita. Bene curva 1, benché nel resto della pista si noti ancora una leggera carenza di rotazione che limita un pelo la fase di entrata alle curve Lesmo e alla Variante Ascari. Pure Lewis si stava per lanciare ma la direzione gara è costretta a esporre la bandiera rossa, perché Antonelli arriva largo alla Lesmo 2 e resta insabbiato. Altro errore pesante per il bolognese.
Una breve pausa e di nuovo tutti in pista. Per questo secondo run le cose non cambiano per la storica scuderia italiana. Gli ingegnerei di pista suggeriscono la modalità Engine 3, per avere dei riscontri relativi al motore endotermico più probanti. Le gomme restano Hard per proseguire gli esami sull’assetto. Vanno ancora corretti dei comportamenti della SF-25 per ottimizzare il rendimento nell’arco della tornata.
Charles mette assieme un giro valido: va registrato un leggero sovrasterzo quando va sul gas alla 1, gestito bene dal monegasco. Molto pulito alla Roggia, leggero sottosterzo alle Lesmo, miglioramento all’Ascari dove entra bene, idem per la Parabolica. Lewis soffre un po’ di più. Inizia bene alla prima variante, stessa cosa per la Roggia, sebbene in trazione non sia eccezionale. Si difende alle due Lesmo ma soffre un leggero snap all’Ascari.
Adami gli fa sapere che perde un decimo in uscita dalle curve 4 e 8, esattamente i due punti descritti dove ha sofferto qualche piccolo grattacapo con l’handling. In questa fase Ferrari ha testato l’auto senza pensare ai tempi per capire se i ritocchi sulla messa a punto hanno funzionato. Un ulteriore tentativo e poi in garage, pronti per ripartire per il vero secondo run della sessione. Il programma di lavora prosegue con le Soft.
Ferrari deve sfruttare meglio le buone potenzialità
Sarà interessante capire se l’extra aderenza offerta dai compound più prestazionali cancelleranno parte della carenza di rotazione. Charles si lancia e nel T1 non è perfetto. Forse arriva un pelo troppo forte alla Roggia, dove a centro curva smanetta un po’ troppo e patisce del sovrasterzo in uscita. Per il resto del giro non ci sono sbavature particolari, benché nel T2 il rendimento non è ottimale.
Lewis fa meglio di lui nel secondo settore ma è nel T1 dove da il massimo marcando il miglior tempo, due decimi più rapido della McLaren di Norris che lo precede in classifica. Charles si lamenta del grip che non trova affatto buono su questo treno di gomme. Inoltre richiede un cambio di carico sviluppabile all’avantreno. Soffre sopratutto alla 1, dove rispetto al compagno perde due decimi secchi.
Per Charles l’attivazione delle coperture non era buona. Pare proprio che il monegasco non abbia raggiunto la temperatura target per accedere all’aderenza adeguata. Vediamo che succede nel secondo tentativo. Entrambi i ferraristi abortiscono il giro alla Variante della Roggia. Lewis aveva sofferto pure del sovrasterzo alla 1. Si conferma che l’utilizzo delle coperture non è ottimale per nessuno dei due ferraristi.
Hamilton ci riprova ma senza successo, tanto che non conclude nemmeno il giro e torna ai box. Nel suo caso c’è qualche correzione di troppo durante il giro che lo invita a mollare il colpo. Al contrario Charles centra la prestazione, con già 3 giri sulle Soft, malgrado non sia ancora perfetto. Una tornata che gli vale la seconda pizza a soli 83 millesimi da Norris. Serve ancora un passo avanti per affinare il setup, ma le potenzialità ci sono tutte.
Qualche problema nel passo gara
Nell’ultima parte della sessione arrivano le prove high fuel. Hamilton si lancia con le Hard, dove la modalità motore è la più spinta per il primo giro: Engine 1. Charles esce due minuti dopo con le Soft per diversificare il test con. Le velocità di percorrenza scendono e la SF-25 pare abbastanza pulita nell’handling. Simulazione passo gara difficile da commentare: McLaren con le due vetture monta le Medium, Lewis le Hard, Charles le Soft.
Al terzo passaggio il monegasco finisce nella ghiaia all’Ascari, ma per fortuna torna subito in pista: ha sbagliato il punto di frenata? Curioso che poco prima era arrivata una modifica alla mappatura in staccata: pare possa essere un errore del muretto nell’informazione. Per i tempi possiamo dire che Hamilton è partito molto forte, per poi alzare i tempi e ribassarli. Molto discontinuo, insomma.
Charles, errore a parte, è stato più regolare, anche se più lento della McLaren. Va detto che per ora è l’unico pilota che simula la gara con le Pirelli a banda rossa. Tre giri dopo, sempre Leclerc arriva nuovamente lungo all’Ascari. C’è qualcosa che non va nelle mappature dei freni. Peccato, perché era un buon giro e la sua progressione stava migliorando. Per lui la macchina è piuttosto difficile da guidare. Lo commenta in radio.
Per concludere, possiamo dire che Ferrari conferma l’ottimo potenziale della SF-25. Tuttavia serve un passo in avanti sull’affinamento del setup per aiutare gli alfieri della Rossa a interpretare al meglio la pista. Un tracciato con poche curve, ma assolutamente insidiose. Se il Cavallino Rampante prenderà la giusta direzione sulla messa a punto, pare proprio che abbia la possibilità di far parte delle vetture che lottano al vertice.
Classifica Fp2 GP Monza 2025:
Pilota
Scuderia
TIME/GAP
GP Monza, resoconto Fp1
La prima sessione di prove libere del Gran Premio di Monza è andata in scena. Parliamo dell’approccio al circuito italiano che il team di Maranello aveva preparato con estrema cura. I due ferraristi, per quello che vale, si collocano in prima e seconda piazza nello schieramento. La SF-25 mostra un bilanciamento di base molto buono, dove il sottosterzo presente è tenuto sotto controllo.
Ferrari inizia bene con un compromesso che sembra funzionare con le gomme medie
Le Rosse non perdono tempo e scendono subito in pista. Per la prima sgambata ecco gli pneumatici Medium, utili per testare il setup che la storica scuderia ha preparato. Sebbene questi passaggi siano tutto tranne che spinti, alle due di Lesmo si nota già come la SF-25 faccia fatica ad avvicinarsi all’apice della curva, restando lontana dai cordoli. Leggero sottosterzo non invalidante. Idem per l’entrata della Variante Ascari.
Va detto che c’è piuttosto traffico e non è semplice, in questo momento, al di là del fatto che la pista non è certo super gommata, realizzare una prestazione pulita. La Rossa è molto veloce sul dritto e mostra un buon handling nel T1, dove le prime due chicane sembrano essere digerite abbastanza bene, specie da Hamilton. In questo possiamo notare il diverso approccio dei ferraristi nel secondo settore.
Potrebbe essere anche un discorso legato alle coperture, in quanto Charles è costretto a usare una mappatura sui freni per gestire la temperatura dell’asse posteriore. Oltre le prime osservazioni, va detto che gli alfieri di Maranello si sentono comodi con l’auto, e questa è già un’ottima notizia. I test proseguono e, in maniera progressiva, gli ingegneri di pista stanno aiutando i piloti a interpretare al meglio il tracciato.
A Charles viene suggerito di fare meglio nella fase tre, in frenata di curva 1. Bozzi si riferisce al momento in cui si rilancia il pedale del freno per passare poi all’acceleratore. Idem per la 4, dove la staccata si può allungare ancora di 5 metri. Anche Lewis può fare meglio, ma nel suo caso parliamo del secondo e terzo settore. Si conclude il primo stint con una decina di passaggi. Buono il primo approccio a livello di bilanciamento.
Ferrari si conferma con le Soft
Una breve pausa e le vetture italiane tornano in pista. Lo fa per primo Leclerc, anche considerando che il suo compagno è sceso dalla vettura per un rapido pit stop fisiologico. Il ritardo di Lewis era motivato pure dal cambio di ala posteriore, per provare un livello carico al retrotreno leggermente dissimile. Il monegasco, come da programma, durante l’outlap realizza un constant speed per testare la resistenza all’avanzamento della SF-25.
Poi, prima della Parabolica, passa alla mode push e si lancia per il suo tentativo in questo secondo run. Leclerc, dopo un giro abortito, è stoppato dalla bandiera rossa a causa di un problema sofferto da Hadjar. Sino a quel momento la sua prestazione era molto buona, con il miglior intertempo. La direzione gara ha notato il fatto che Charles non abbia alzato subito il piede dietro a Hulkenberg alla Roggia e, di riflesso, ha cercato di saperne di più.
Il monegasco era nel giro push e ha fatto quello che ha potuto. Gli steward hanno studiato rapidamente il caso per poi non proseguire l’investigazione. Ci mancava solo una penalità. Una decina di minuti e la pista è nuovamente agibile. I ferraristi tornano a calcare l’asfalto lombardo con le gomme Soft. In tutto questo possiamo dire che resta da sistemare l’ingresso di curva 1: possono fare meglio.
Con alcune regolazioni al volante si può gestire staccata e rotazione a centro curva in maniera più efficace. Charles ci riesce e mette a segno un giro molto rapido, sebbene alla Variante Ascari arrivi troppo lungo e sfiori la ghiaia. Per questo nei micro-settori non si migliora. Va detto che nel T1 prende una scia molto potente che gli abbassa il crono di almeno 2 decimi. Buona la prestazione di Lewis, benché più lenta del compagno.
Nel suo caso, secondo e terzo settore devono ancora essere sistemati. L’inglese lo fa nel suo tentativo successivo, dove finalmente sistema l’handling. Malgrado non riesca a essere rapido come il compagno nel T1, marca i migliori riferimenti nel secondo e terzo settore. Una conferma del fatto che la Rossa sta andando forte a Monza, proprio quello che si attendeva la scuderia italiana per le FP1.
La SF-25 è in buona forma
Sebbene si debba rimarcare come la carenza di rotazione faccia presenza, specie nelle due curve di Lesmo, il T2, potenziale punto debole della pista per la Ferrari, viene gestito molto bene dai ferraristi. È ancora presto per capire, ma nel mentre, le sensazioni restano parecchio positive. Poco dopo parte una simulazione sul passo gara che però viene stoppata per una doppia bandiera gialla provocata dalla Mercedes.
Russell ha perso potenza con il motore, innescando l’intervento dei commissari. Finisce così la prima sessione di prove libere del Gran Premio di Monza, con una SF-25 in palla che si presenta al meglio. I tempi vanno presi con le pinze, ma a livello tecnico sembra che la messa a punto di base dell’auto italiana possa funzionare. I ferraristi eseguono prove di partenza e salutano il pubblico. Appuntamento alle FP2 per saperne di più.
Classifica Fp1 GP Monza 2025:
Pilota
Scuderia
TIME/GAP