Un giovedì carico di speranze e aspettative per Marco Bezzecchi. Il pilota Aprilia viene da una striscia di tre podi consecutiva, in una pista che strizza l’occhio alla Casa di Noale. 

Questa dicono che sia una pista Aprilia… 

“Chiaramente lo spero vivamente, soprattutto per me e per noi. Allora, quando abbiamo provato qua la prima volta a novembre non è stato semplice, perché comunque avevamo parecchie difficoltà con la moto nuova, nonostante che il primo approccio fosse stato fighissimo. La moto da quella volta è cambiata molto, quindi bisogna cercare intanto di capire se tutto il lavoro che abbiamo fatto in una pista – dove finalmente abbiamo già girato – ha funzionato. Poi dopo da lì ci pensiamo, il weekend è lungo”

È un vantaggio aver già girato con la moto?

“È un vantaggio più che altro per noi per capire se veramente abbiamo fatto un buon lavoro, nel senso che abbiamo dei termini di paragone più o meno buoni anche se le condizioni non erano le stesse. Però bene o male qua è una pista che soffre il grip, lo soffre anche col fresco, col caldo, con tutto. Perciò abbiamo un modo di vedere se siamo riusciti a migliorare un po’ di cose, la stabilità e le cose su cui abbiamo lavorato dall’inizio. Poi chiaramente dopo inizia tutto un altro tipo di lavoro rispetto ai test”

È difficile tenere i piedi per terra adesso che le cose vanno così bene oppure no? Adesso te la godi visto che l’anno scorso magari hai fatto fatica… 

“Sì ma godersela è una cosa e non tenere i piedi per terra è un’altra. Secondo me Marquez può non tenere i piedi per terra che per il momento ne ha vinte parecchie. Io alla fine è vero che stiamo facendo un buon lavoro, però un conto è fare un buon lavoro, fare delle belle gare e un conto è vincerne molte. Secondo me non mi posso permettere di non tenere i piedi per terra anche perché ancora ci manca sempre qualcosina, verso il fine gara soprattutto. Quindi bisogna lavorare, cercare di fare il meglio possibile”