Un anno fa a Monza, dove tutto è iniziato. L’avventura di Kimi Antonelli in Formula 1 inizia proprio nel circuito brianzolo nel 2024, quando la Mercedes lo annunciava come pilota titolare per l’anno successivo. Alla sua prima stagione tra i grandi ha già conquistato un podio, in Canada, ma ora sta attraversando un periodo difficile, dove sta emergendo la poca esperienza. “È facile perdersi pensando troppo al risultato finale. Mi concentro semplicemente sul guidare e sul mettere tutto insieme”, afferma nella consueta conferenza stampa che precede le attività in pista.

Si sofferma poi sulla gestione delle energie, aspetto che aveva condizionato l’uscita a Imola, e sull’errore commesso a Zandvoort che ha comportato il ritiro della sua Mercedes e della Ferrari di Leclerc. “Come potrà andare stavolta? È dura prevedere cosa potremo fare, le macchine si avvicinano sempre di più. Qui come Montreal? A Monza c’è meno carico, ma ci sono delle similitudini nella prima parte del giro. Speriamo di tornare a quei risultati, anche perché torniamo alla vecchia sospensione.”

SUGLI ERRORI

Nel 2024 alla vigilia del GP d’Italia la Mercedes annunciava Kimi Antonelli come pilota titolare insieme a George Russell nel 2025 e il rookie aveva già avuto modo di assaggiare la pista correndo le FP1 al posto proprio di Lewis Hamilton. “Da Monza 2024 ad oggi sono successe tante cose”, spiega in conferenza stampa, “Ricordi positivi e meno, ma questo è un weekend molto speciale. Qui per me è iniziato tutto con l’annuncio della Mercedes, ma in generale credo che finora sia andata bene”.

La sua prima sessione al volante di una F1 non era andata bene: dopo pochi minuti dall’uscita in pista era andato a muro terminando anticipatamente le FP1. Da quell’errore ne sono poi comprensibilmente arrivati altri durante la stagione, come ci si aspetta da un rookie al primo anno nella categoria regina in un top team. Ultimo, quello di valutazione di un sorpasso a Zandvoort che ha coinvolto anche Leclerc: “Un peccato quel contatto, avevo solo quell’occasione per superare. È un bene che arrivi subito Monza. L’incidente tra Lawson e Sainz? Non l’ho visto. Avevo già da pensare a quello che avevo fatto io.”

Fuori dalla pista, invece, a Imola ha gestito male le energie. Al suo primo gran premio casalingo aveva pensato maggiormente sulle attività di contorno e al volante non aveva ben figurato. Da quel weekend ha imparato: “A Imola c’erano molte cose attorno alla pista, in macchina non ero concentrato al 100%, già al sabato ero stanco. Questa volta voglio gestire tutto questo al meglio. Rispetto a Imola, so meglio come muovermi durante il weekend per essere al 100%.

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