È scomparso a 92 anni nella casa sulla collina torinese che lui stesso aveva progettato Pietro Derossi, architetto e designer di fama internazionale. Nato a Torino nel 1933, si era laureato alla facoltà di Architettura di questa città. Professore ordinario di progettazione architettonica al Politecnico di Milano, è stato visiting professor all’Architectural School dell’Architectural Association di Londra e alla Hochschüle der Künste di Berlino, professore a contratto al Pratt Institute e alla Columbia University di New York e al Politecnico di Losanna, oltre che responsabile scientifico della XIV Triennale di Milano. Nel 1994 con i figli Paolo e Davide ha fondato la Derossi Associati.
Ha lavorato a innumerevoli progetti, vincendo concorsi internazionali, tra cui quelli per il Centro di conservazione e restauro alla Reggia di Venaria, per il Museo e Palazzo dello Sport a Vercelli, per il Villaggio olimpico di Torino 2006, nell’ex Moi. In quell’anno è stato protagonista di una mostra alla Fondazione Merz, “Racconti di architettura”. Tra i progetti torinesi il ristorante “Gatto nero” , il mitico Piper, inaugurato nel 1966, e la residenza per studenti in via Cappel Verde. Notevole è stata anche la sua attività di designer. I funerali saranno lunedì alle 12 al Cimitero torinese.