Dopo quasi tre decenni di storia, Maurizio Micheli e Benedicta Boccoli hanno finalmente pronunciato il fatidico sì. Il 28 agosto scorso, tra le mura del municipio, i due attori hanno celebrato un matrimonio civile che doveva rimanere segreto. Nessuna festa, nessun brindisi: appena otto minuti di cerimonia per suggellare un legame lungo e intenso.
«Non avevo nessuna voglia di sposarmi», confessa al Corriere Micheli, 78 anni, già divorziato e nonno. «Ma Benedicta insisteva e alla fine ho ceduto. La cerimonia è stata brevissima, niente invitati, niente festa… il “viva gli sposi” alla mia età fa un po’ ridere».
Benedicta, 59 anni, racconta la sua versione: «La proposta è partita da me. Lui, sempre cinico, prima diceva “lasciamo perdere”, ma alla fine ha esclamato: che bella giornata abbiamo passato». Per entrambi, sposarsi è stata più una forma di tutela reciproca che una tradizionale celebrazione romantica: «Ognuno vive a casa propria», spiega Micheli, «ma era giusto dare un punto fermo al nostro vissuto».
Una storia nata in teatro, tra prime cene e baci segreti
Il loro incontro risale al 1993, sul palco della commedia “Cantando cantando”. Ma il vero avvicinamento è avvenuto tra una cena e l’altra, al ristorante A Santa Lucia di Milano, come spesso accade agli attori. Il primo bacio, invece, è arrivato un anno dopo nel camerino del Teatro Sistina, mentre erano in scena con “Buonanotte Bettina”. «All’inizio era un gioco», ammette Micheli, «poi è nata una vera relazione». Boccoli aggiunge: «Si inizia dicendo: ti bacio, poi vedi se ti piace davvero».
Cosa li ha fatti innamorare? Per Micheli, la giovinezza e la simpatia di Benedicta, oltre alla comune passione per il teatro.
Per Boccoli, invece, il talento artistico di Micheli e il suo spirito ironico: «Non avrei mai potuto stare con un ingegnere… mi sarei annoiata a morte». Nonostante qualche crisi nel corso degli anni, il loro amore ha resistito. «Ci siamo frequentati anche durante i periodi di distanza», racconta Micheli. «Le difficoltà ci sono sempre, ma ci siamo sempre ritrovati», conferma Boccoli, ricordando il sostegno reciproco nei momenti più difficili.
Case separate e prima notte di nozze “a distanza”
Nonostante il matrimonio, la coppia continua a vivere in case separate. «La convivenza è difficilissima», spiega Micheli. Boccoli ride: «Dormire trent’anni vicino alla stessa persona? Mai!». E la prima notte da sposi? «No, ognuno a casa propria», ammettono entrambi, tra risate. Anche in vacanza le camere sono condivise solo per praticità: «Prenderne due costerebbe il doppio», scherza Micheli. Ma le differenze quotidiane restano: lui legge fino a tardi, lei non sopporta i rumori notturni. La coppia si definisce unita anche professionalmente: Micheli offre consigli a Boccoli, lei ascolta, imparando a essere un’attrice brillante. La malattia di Benedicta ha rafforzato il loro legame: «Maurizio è stato un supporto fondamentale», racconta la showgirl, ricordando come riusciva a farla sorridere anche prima dell’operazione.
Il loro segreto? Non tanto la distanza fisica, quanto la cura reciproca: «Lei mi dice come vestire, cosa mangiare, mi accompagna dal dentista…», racconta Micheli. «E io le racconto tutto», aggiunge Boccoli. Nonostante qualche difetto e gelosia, tra liti e incomprensioni, il loro amore resiste: «Il mio errore più grande? Essermi sposata con lui… no, voglio invecchiare con Maurizio», scherza Boccoli. «Io sono già invecchiato… spero solo di campare ancora un po’», conclude Micheli.
Ultimo aggiornamento: sabato 6 settembre 2025, 15:57
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