La Nazionale italiana non ha giocatori granata: ecco spiegato il motivo
5-0 da parte della Nazionale italiana guidata da Gennaro Gattuso contro una non irresistibile Estonia. Quel che è subito saltato agli occhi dei tifosi del Torino, però, è che nelle prime convocazioni del nuovo CT non figura nessun giocatore granata. Negli ultimi anni tra Belotti, Buongiorno, Ricci e Bellanova qualcuno c’è sempre stato, ma questa volta no. Come non accadeva da tre anni, nessun granata veste anche la maglia azzurra. Il motivo è presto spiegato. Analizzando il numero di giocatori nelle varie rose di Serie A e le rispettive nazionalità è facile notare come una sola squadra superi il Torino per stranieri in valore assoluto ma nessuna in percentuale. Dall’altra parte, è la squadra con il minor numero di italiani in rosa. Vediamolo nel dettaglio.
Stranieri in Serie A: Torino prima per percentuale—
Osservando la tabella, i cui dati sono certamente destinati a cambiare – anche se in minima parte – quando saranno comunicate ufficialmente le liste dei 25, si nota da subito come siano pochissime le squadre che possono vantare una maggioranza di italiani. Sono solo 3 queste squadre: Cagliari, Cremonese e Fiorentina. Tutte le altre hanno una maggioranza di stranieri, ma il Torino più di tutte. La formazione di Marco Baroni si presenta con il 90% (27 su 30) di giocatori stranieri, mentre sono soltanto 3 gli italiani: Paleari, Biraghi e Casadei. In valore assoluto non è la prima per stranieri, con il Lecce che ne ha addirittura 30, con la differenza, però, che i salentini ne hanno 30 su una totalità i 34 (per una percentuale pari all’88,2%), mentre i granata arrivano al 90%. Allo stesso modo, quindi, con il 10% di italiani in rosa il Torino è l’ultima squadra in Serie A sulla base di questo dato, con il Lecce che rimane secondo con l’11,8%. Dati non positivi, in generale, per la Serie A: su 579 giocatori soltanto il 32,5% di questi sono italiani, per un totale di 391 giocatori stranieri. I recenti risultati negativi della Nazionale azzurra sono senza dubbio da imputare anche a questo.
Il Torino e gli stranieri: la differenza rispetto all’anno scorso—
E anche rispetto alla scorsa stagione si nota un peggioramento. Il dato è certamente influenzato dal fatto che, nel corso della stagione, sono entrati in rosa tanti giocatori diversi e che, inevitabilmente, quelli che vi prendono parte a tratti sono tendenzialmente delle giovanili e quindi statisticamente in prevalenza italiani. Analizzando comunque il dato si vede, però, una diminuzione di quasi il 18% degli italiani, con il conseguente aumento della stessa percentuale sul numero di stranieri. Il confronto tra questi dati, come detto, lascia un po’ il tempo che trova e andrà analizzato meglio alla fine di questa stagione, quando altri prodotti del settore giovanile (probabilmente italiani, anche se comunque non è certa come previsione) avranno potuto partecipare a questa Serie A 2025/2026 o alla Coppa Italia.
Torino, solo tre italiani in rosa: per il futuro, però…—
Se, come analizzato precedentemente, il numero di italiani nell’organico granata è decisamente alto – a favore degli stranieri – occorre anche valutare chi sono questi italiani. Per rigor di cronaca bisogna innanzitutto evidenziare che anche Masina e Asllani sarebbero italiani: il primo, infatti, è cresciuto nella provincia di Bologna, il secondo in quella di Pisa. Entrambi, però, hanno scelto le Nazionali di nascita, quindi – rispettivamente – il Marocco e l’Albania, e non fanno numero, perciò, nel conto degli italiani. Questi sono, invece, Alberto Paleari, Cristiano Biraghi e Cesare Casadei. Il primo è il secondo portiere, il secondo è un terzino con grande esperienza ma anche con 33 anni, arrivato quindi alle ultime stagioni della propria carriera. Nessuno dei due ha speranze di convocazione in azzurro né grande futuribilità in rosa. L’unico ad avere queste due caratteristiche è Cesare Casadei, cresciuto nelle giovanili dell’Inter, con un’esperienza a Londra alle spalle ma che è soltanto un 2003: estremamente futuribile e già nel giro della Nazionale grazie a Spalletti. Avrà certamente futuro in azzurro.
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