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Redazione online

Aveva 92 anni. Legato al Canavese, dove aveva acquistato il Castello di Barone, docente a Londra, New York, Berlino e Losanna, seguì anche il Centro di restauro della Reggia di Venaria e il Museo e Palazzo dello Sport di Vercelli

Si è spento a 92 anni nella villa sulla collina torinese che aveva progettato di persona Pietro Derossi, tra i grandi protagonisti dell’architettura e del design italiani. Nato a Torino nel 1933 e laureato in architettura al Politecnico, aveva  firmato opere che hanno segnato la città fino al Villaggio Olimpico delle Olimpiadi invernali 2006 (oggi purtroppo in rovina). Nel 1994 fondò con i figli Paolo e Davide lo studio Derossi Associati, fu vincitore di concorsi prestigiosi come il Centro di conservazione e restauro della Reggia di Venaria e il Museo e Palazzo dello Sport di Vercelli

Professore ordinario al Politecnico di Milano e visiting professor in atenei di Londra, New York, Berlino e Losanna, ha diffuso il suo pensiero architettonico ben oltre i confini italiani. Nel design, sue creazioni come il «Pratone» e la seduta Torneraj, oggi al MoMA di New York, testimoniano un percorso capace di coniugare rigore e fantasia. Radicato alle origini canavesane, aveva acquistato il Castello di Barone per trasformarlo in luogo di memoria e famiglia. I funerali si terranno lunedì alle 12 al Cimitero di Torino.




















































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6 settembre 2025 ( modifica il 6 settembre 2025 | 11:05)