Gigi Dall’Igna, al microfono di Sky, è intervenuto per celebrare la vittoria del sesto titolo mondiale costruttori consecutivo (2020, 2021, 2022, 2023, 2024 e 2025), settimo nella storia Ducati.
Inevitabilmente però si è parlato della situazione di Bagnaia in primis, ma anche del mondiale quasi vinto da Marquez.
Ecco cosa ha detto il dg di Ducati Corse.
Sul sesto mondiale costruttori vinto consecutivamente…
“Siamo veramente contenti di aver ottenuto il sesto mondiale di fila. Sono numeri che mi impressionano ogni anno di più, è sempre più bello”
Quando è pesante la situazione con Pecco?
“Pesante è una brutta parola, vuol dire che uno non ne può più e getta la spugna: io di gettare la spugna non sono il tipo. Anche se finora non ci siamo riusciti e forse abbiamo peggiorato la situazione da inizio stagione, io cercherò con tutte le mie forze di aiutare Pecco per tornare a ritrovare il feeling con la moto e tornare ad essere il campione che è”
Come farete?
“Questa è una bella domanda, se lo sapessimo oggi avremmo fatto meglio. Purtroppo non c’è una formula magica per riuscirci, bisogna oggettivamente valutare quanto fatto finora e fare qualcosa di diverso. Noi crediamo in Pecco e Pecco crede in noi: prima o poi la soluzione la troveremo. Bisogna sempre partire dal presupposto che siamo tutti esseri umani e bene o male in un periodo della nostra vita abbiamo bisogno di qualcuno. Noi proveremo a supportare Pecco al 100%, ritrovare il feeling con la moto e poi tornare ad essere il campione che è”
Sulle Case rivali…
“Facili le cose non sono mai, soprattutto in MotoGP. In questo periodo stiamo facendo numeri fuori dalla normalità e ne siamo consapevoli: questa non sarà la normalità del futuro, vediamo che gli altri stanno lavorando bene e si stanno avvicinando progressivamente gara dopo gara. Noi cercheremo di dare ai nostri piloti il miglior mezzo e il miglior set-up possibile, ma può capitare di essere inferiore agli altri: è un qualcosa che può succedere e che sono sicuro succederà”
Mantenere una struttura di questo livello ogni anno, quanto è difficile? Quanto tempo ti assorbe?
“Prima o poi arriva il momento di gettare la spugna: l’anno prossimo faccio 60 anni! Vincere è difficile, continuare ad essere vincenti ancora di più. Quando i risultati non vengono lì è veramente difficile gestire la situazione, trovare il modo di mantenere le persone che lavorano per te ad essere motivate. Per me è difficile rimanere competitivi, ma è molto più difficile arrivare ad essere competitivi”
C’è un pilota che dal venerdì mattina è già a posto, Marc e altri due (Pecco e Diggia), che sembrano vadano a esplorare cose diverse, prima di trovare qualcosa. È il modo di guidare la moto che li distanzia e li mette in condizioni completamente diverse?
“È la fiducia che uno ha nella moto che è completamente diversa: Marc è da inizio anno che sta facendo molto bene e la fiducia aumenta gara dopo gara. Gli altri hanno avuto difficoltà, soprattutto all’inizio, e questa fiducia la devono ancora trovare e questo porta a fare più fatica nei primi turni”