Bonus elettrodomestici. Un nuovo voucher per incentivare l’acquisto di elettrodomestici più efficienti è pronto a entrare in funzione. Il contributo, che potrà arrivare fino a 100 euro – o a 200 euro per le famiglie con Isee inferiore a 25mila euro – permetterà di ottenere uno sconto diretto in cassa sui prodotti.
APPROFONDIMENTI
Codice e non detrazione
Si potranno acquistare prodotti come lavatrici, frigoriferi, forni, lavastoviglie, asciugatrici e piani cottura. Non si tratterà di una detrazione fiscale, ma di un abbattimento immediato del prezzo, legato a un codice alfanumerico rilasciato al consumatore. Il meccanismo, definito in un decreto interministeriale firmato dai ministri Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) e Giancarlo Giorgetti (Economia), è stato illustrato con i primi dettagli dal Sole 24 Ore, che ha anticipato l’elenco delle tipologie di beni agevolati e la logica di funzionamento dello sconto. La misura, prevista dalla scorsa legge di Bilancio, è sostenuta da un plafond complessivo di 50 milioni di euro.
Il voucher
Il voucher verrà emesso tramite una piattaforma digitale gestita da PagoPa e Invitalia, collegata alle banche dati Inps per verificare l’Isee dei richiedenti. Una volta validati i requisiti, l’utente riceverà il codice personale con un valore massimo spendibile, valido per un tempo limitato. Lo sconto applicabile sarà pari al 30% del prezzo dell’elettrodomestico e diventerà operativo solo al momento dell’acquisto, quando il venditore ridurrà il costo finale e riporterà in fattura il valore del contributo maturato.
Le condizioni
C’è però una condizione imprescindibile: per beneficiare dell’incentivo sarà necessario rottamare un vecchio apparecchio della stessa categoria, di classe energetica inferiore. Il commerciante, una volta trascorsi i termini di recesso, potrà chiedere il rimborso della somma anticipata caricando sulla piattaforma i documenti di vendita e quelli che attestano l’avvio a corretto smaltimento del prodotto sostituito.
Le tempistiche
Per la piena operatività si attende ora l’emanazione di uno o più decreti direttoriali del ministero delle Imprese e del Made in Italy, che definiranno le tempistiche di avvio dell’iniziativa.