Ben Sulayem vuole cambiare i motori F1

Non è un mistero che il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, stia provando a cambiare quanto più in fretta possibile il prossimo regolamento tecnico sulle power unit della Formula 1. Il manager emiratino, pur senza criticare apertamente l’architettura dei motori 2026, ha infatti più volte parlato in questi mesi di soluzioni alternative, puntando ad esempio ai V10 o più recentemente ai propulsori V8 aspirati con una minima componente ibrida. Secondo quanto riportato in esclusiva da BBC Sport dal beninformato giornalista inglese Andrew Benson, però, i suoi tentativi di anticipare il prossimo ciclo regolamentare al 2029 – e quindi di accorciare a soli tre anni la durata del regolamento 2026 – sarebbero respinti dai costruttori.

Non è la prima volta che Ben Sulayem, il cui mandato a capo della Federazione scadrà alla fine di quest’anno e che sarà sfidato da Tim Mayer alle elezioni presidenziali del prossimo dicembre, prova a entrare a gamba tesa nella questione dei motori per la Formula 1. Già durante lo scorso GP del Bahrain, il numero uno di Place de la Concorde aveva provato a spingere per la reintroduzione dei motori V10 alimentati con benzine sintetiche, ma la sua proposta era stata rigettata nel corso di una riunione con i rappresentanti dei costruttori impegnati in F1.

La F1 va verso i V8 da 2.4 litri ma…

Diversa sarebbe invece la natura di questo secondo tentativo, incentrato sul ritorno ai motori V8 da 2.4 litri – sarebbe ancora da decidere se aspirati o turbocompressi – con una enorme semplificazione per quanto riguarda la componente ibrida: una proposta che non vede l’opposizione formale da parte di team e costruttori, né tantomeno da parte della Formula 1 che con Stefano Domenicali ha più volte sottolineato l’intenzione di tornare a motori elettrificati un po’ più semplici rispetto a quelli 2026 puntando forte sulle benzine e-fuel, ma che incontra resistenze per quanto concerne le tempistiche.

…non prima del 2030

Secondo l’articolo di BBC Sport, Mohammed Ben Sulayem avrebbe infatti dapprima indetto una riunione speciale con i costruttori per giovedì prossimo, salvo poi cancellarla nel venerdì del GP d’Italia a Monza, e il motivo della retromarcia sul meeting sarebbe da individuarsi nel fatto che il Presidente avrebbe incontrato rimostranze riguardo all’idea di introdurre i nuovi motori V8 già nel 2029 (e quindi dopo un ciclo tecnico di sole tre stagioni). È possibile, dunque, che si continui a lavorare sulla strada dei motori 8 cilindri a V da 2.4 litri, ma è difficile che il debutto possa avvenire prima del 2030 o del 2031: non a caso Domenicali, intervenuto in diretta Sky durante le FP1 del GP a Monza, ha parlato chiaramente di un ciclo da “cinque o eventualmente quattro anni” per i motori 2026.