La Ferrari ritrova la Hyperpole nel FIA World Endurance Championship dopo due gare di digiuno grazie ad un Robert Kubica super in questo sabato di assalto al primato in griglia per la Lone Star Le Mans.
Il cielo di Austin ha continuato ad essere molto nuvoloso, con gocce di pioggia che hanno creato parecchi grattacapi a tutti. Sono due le doppiette tra le Classi HYPERCAR e LMGT3, perché oltre alle 499P del polacco ed Antonio Giovinazzi abbiamo anche le Ford Mustang della Proton Competition a partire davanti nella seconda categoria.
#83 AF Corse Ferrari 499P: Robert Kubica, Yifei Ye, Philip Hanson
Foto di: Jakob Ebrey / LAT Images via Getty Images
HYPERCAR: la prima volta Gialla
Kubica è stato pressoché perfetto nella sessione decisiva di assalto al primato, andando a fermare il cronometro sull’1’57″655, regalando alla AF Corse la prima Hyperpole e guidando quella che è una doppietta Ferrari.
Dietro alla ‘Giallo Modena’ #83 troviamo infatti la Rossa #51 di Giovinazzi, che si è dovuto accontentare della prima fila accodandosi al polacco per 0″096.
Lontani tutti gli altri, alle prese anche con sbandate e un fondo sempre più scivoloso in alcuni punti; Jean-Eric Vergne strappa finalmente un terzo posto con la Peugeot #93 fermandosi a 0″8 dalla vetta, tenendosi alle spalle la Porsche-Penske #6 di Kévin Estre e la Ferrari #50 di Nicklas Nielsen a completare la Top5.
Ottimo sesto posto per Nico Varrone armato della Porsche #99 di Proton Competition, settima la Alpine #35 di Charles Milesi con dietro la Toyota #8 di Ryo Hirakawa.
Un errore all’ultimo giro, con rischio di andare anche a muro, è costato un potenziale miglioramento a Dries Vanthoor, che quindi sarà nono con la BMW #15, chiude l’elenco dei migliori 10 la Aston Martin #009 in mano ad Alex Riberas.
Nei 12′ della Qualifica le gocce di pioggia hanno rischiato di rimescolare parecchio le carte e in un certo senso è andata così, visto che i miglioramenti dei giri finali hanno portato Varrone davanti a tutti in 1’58″155 con la Porsche-Proton davanti a Kubica, Estre e alle 499P ufficiali.
Chi ha azzardato le gomme da bagnato ha pagato carissimo il prezzo ritrovandosi in fondo al gruppo, ossia le Cadillac-Jota #38 e #12 guidate da Earl Bamber ed Alex Lynn, e la Toyota #7 di Kamui Kobayashi tra il 16° e il 18° posto.
Undicesima e prima delle eliminate è la Porsche-Penske #5 di Julien Andlauer, beffato da Hirakawa per quasi 0″3 e quindi relegato alla sesta fila affiancato da Stoffel Vandoorne con la Peugeot #94, mentre dietro troviamo Mick Schumacher al volante della Alpine #36, Sheldon Van Der Linde (BMW #20) e la Aston Martin #007 d Harry Tincknell qunidicesima.
#88 Proton Competition Ford Mustang LMGT3: Stefano Gattuso, Giammarco Levorato, Dennis Olsen
Foto di: Jakob Ebrey / LAT Images via Getty Images
LMGT3: Mustang imprendibili
Giornata memorabile per Ford, che nell’evento di casa si ritrova con entrambe le Mustang in prima fila grazie ad una battaglia tutta in casa Proton Competition.
Giammarco Levorato è stato fantastico a piazzare la #88 in Hyperpole con il crono di 2’07″645 grazie ad un ultimo giro tiratissimo che lo ha visto superare per appena 0″018 la #77 del suo collega Ben Tuck, dopo che fra l’altro lo stesso 21enne veneto si era dovuto vestire in fretta e furia, essendo stato ripescato dagli eliminati delle Qualifiche.
Molto più staccati gli altri, cominciando da Sean Gelael terzo sulla McLaren #95 di United Autosports a +0″617, bravo invece Valentino Rossi a riportare al quarto posto la BMW #46 del Team WRT nonostante condizioni ostiche e risultando il migliore delle M4, dato che la #31 di Timur Boguslavskiy è solamente al nono posto.
Jonny Edgar ottiene invece la Top5 con la Corvette-TF Sport #33 ad 1″8 dalla vetta, per un soffio davanti alla McLaren #59 di Sébastian Baud, mentre settima c’è la Lexus-Akkodis ASP #78 di Finn Gehrsitz, seguito dalla Mercedes-Iron Lynx #60 di Fran Rueda, Boguslavskiy e Zach Robichon con la Aston Martin #27 di Heart of Racing.
La sessione di Qualifica era stata parecchio insidiosa, con alcune gocce di pioggia a disturbare i piloti con licenza Bronze durante i 12′, dove i tempi sono scesi ad ogni tornata e fino alla bandiera a scacchi.
Alla fine il miglior crono lo ha ottenuto Yasser Shahin con la BMW-WRT #31 in 2’12″241 davanti alla #46 di Ahmad Al Harthy e tra i vari avvicendamenti e rimescoli delle ultimissime battute, la Lexus-Akkodis ASP #87 è stata estromessa dalla successiva manche poiché Petru Umbrarescu – piazzatosi inizialmente terzo – è passato per due volte sotto alla bandiera a scacchi.
Questo ha permesso alla Mustang #88 – 11a al termine del tempo – di rientrare in gioco e la prima delle vetture eliminate è risultata la Corvette #81 di Tom Van Rompuy (TF Sport), che in sesta fila avrà al suo fianco la Mercedes-Iron Lynx #61 di Martin Berry.
La grande zavorra di Success Handicap costringe ancora una volta il leader di campionato Ryan Hardwick ad accontentarsi di un 13° crono al volante della Porsche-Manthey #92, seguito dalla Ferrari-AF Corse #54 di Thomas Flohr e dalla Aston Martin #10 di Derek DeBoer (Racing Spirit of Léman).
Nelle ultime posizioni ci sono anche la Ferrari-AF #21 di François Heriau e la Porsche-Iron Dames #85 condotta da Célia Martin.
Il via della Lone Star Le Mans, della durata di 6h, è previsto per domenica alle ore 13;00 locali, le 20;00 in Italia.
FIA WEC – Lone Star Le Mans: Risultati Qualifiche/Hyperpole
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