Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, ha preso in mano mattarello e sac à posche per coltivare la passione della pasticceria dopo quella per il calcio. E’ partita positivamente l’avventura del meldolese Gianluca Ravaioli alla tredicesima edizione di Bake Off Italia, il cooking show in onda ogni venerdì sera su Real Time. Il meldolese, 53 anni, è tra i sedici concorrenti che si sfideranno per quindici puntate per conquistare il titolo di miglior pasticcere amatoriale d’Italia.
La prima puntata è stata scandida da tre prove: creativa, tecnica e sorpresa. Nella prima i giudici Ernst Knam, Damiano Carrara e Tommaso Foglia hanno invitato i concorrenti a cimentarsi col proprio cavallo di battaglia. Ravaioli ha presentato il profitterol, “il dolce che mi piace maggiormente da mangiare e il primo che ho provato a fare nella mia vita”. Il 53enne ha presentato un piatto di bigne farciti con crema diplomatica glassati con cioccolata fondente.
Sembra di esser tornati negli anni ‘70″, ha scherzato Foglia nel giudicare la presentazione del piatto. Per Carrara il piatto presentato era “molto buono, è un dolce che parla di te”. “E’ brutto, ma buono – la reazione di Knam -. Devi credere in te”. Tutto sommato, ha commentato Ravaioli, “sono soddisfatto del giudizio ricevuto”.
E’ poi arrivato il momento della prova tecnica, presieduta dal maestro pasticciere Iginio Massari. I concorrenti sono stati chiamati a preparare uno dei dolci preferiti dalla conduttrice, Brenda Lodigiani: la cheesecake da forno. Ravaioli si è piazzato al settimo posto, salvato dalla buona preparazione della frolla, mentre sono state giudicate negativamente le decorazioni.
Infine la prova sorpresa: la preparazione di una ‘message cake’, una torta con un messaggio personale da scoprire. “Competitività” era il messaggio del meldolese, che ha presentato un dolce con crema chantily al mascarpone e lampone. “Con una cosa così non vai lontano”, è stato il guidizio negativo di Knam. Alla fine il 53enne è stato promosso alla seconda puntata, dove Ravaioli potrà esprimere il proprio talento.