«Chiedere al ministero della Difesa, di concerto con i parlamentari umbri, di potenziare l’organico del polo di mantenimento di Terni e di incrementare ancora il ricambio di personale, soprattutto amministrativo, da convogliare nel ciclo produttivo del Polo attraverso concorsi pubblici». Questi alcuni dei punti contenuti nella mozione approvata all’unanimità dall’assemblea legislativa dell’Umbria venerdì. A proporre l’atto di indirizzo i consiglieri del Pd Francesco Filipponi, Stefano Lisci e Maria Grazia Proietti.

Atto d’indirizzo Non solo più personale per il polo di mantenimento di Terni ma anche per il Smmt di Baiano. Tra le richieste, come illustrato da Filipponi, anche quelle di «ottimizzare il piano industriale attraverso investimenti infrastrutturali e tecnologici. Di potenziare i sistemi di sicurezza attivi e passivi, di sorveglianza, ripristinando anche il servizio interno di vigilanza attualmente esternalizzato». E, più in generale, la volontà è quella di «promuovere un nuovo tavolo tecnico con rappresentanti del Comune di Terni, della Regione Umbria, del ministero della Difesa, del Polo di Mantenimento e delle rappresentanze dei lavoratori al fine di mettere in atto tutte le misure affinché venga garantita la continuità dell’attività e la stessa permanenza del Polo di Mantenimento Armi Leggere di Terni».

Pmal e sito di Baiano Tra gli impegni richiesti anche quello di riaprire il confronto con i ministeri della Cultura e della Difesa e Comune di Terni, per riprendere il progetto relativo alla realizzazione del Museo delle Armi. In più, nell’atto di indirizzo si legge: «Sostenere, per quanto di competenza, azioni finalizzate al completamento e alla fruibilità del ‘Museo della Regia Fabbrica d’Armi’ di Terni, da istituire quale museo pubblico, valorizzandone le potenzialità culturali, turistiche e didattiche. Di valutare ulteriori forme di potenziamento del sito di Baiano di Spoleto, compatibili con il contesto e le funzioni previste».

Discussione A intervenire nel merito, il consigliere regionale Enrico Melasecche (Lega): «Sono molti anni che il sito di Terni e quello di Baiano presentano criticità. Ci sono stati incontri con ministri, sottosegretari e generali. Nella scorsa Legislatura abbiamo discusso spesso di questi argomenti. Abbiamo spesso sollecitato interventi. Bisogna difendere il lavoro a Terni, una tradizione che risale a prima della costruzione delle acciaierie. Situazione simile a Baiano. Grave anche l’incompiuta della fabbrica d’armi e del relativo museo, su cui si lavora da moltissimo tempo. Manca la pavimentazione e l’impiantistica, oltre alle bacheche blindate. Dopo circa 30 anni andrebbe portato a termine l’accordo stipulato con l’esercito. Un sito museale collocato nel percorso tra Terni e la cascata delle Marmore, che potrebbe sicuramente contare su molti visitatori. Questo però se verrà organizzato in modo moderno e attrattivo. Il Comune di Terni – conclude – dovrebbe procedere ad un progetto preliminare che consenta poi di valutare quale impegni economici sono necessari». Infine, Stefano Lisci (Pd) aggiunge: «L’attenzione che questa Giunta sta dando alla città di Terni è importante. Lo stabilimento di Baiano ha un forte rilievo occupazionale per Spoleto. La pianta organica soffre la carenza di quasi 100 unità di personale ed è previsto l’arrivo di sole 19. Chiederei all’assessore De Rebotti di incontrare i sindacati per capire quali sono le condizioni nello stabilimento ed attivare un confronto con il ministero della Difesa».

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