Lo scorso febbraio Robert F. Kennedy Jr. aveva promesso che se fosse diventato segretario alla Salute del governo statunitense (l’equivalente di un ministro) non avrebbe cambiato in modo radicale le regole sui vaccini. Le cose stanno andando diversamente: Kennedy ha ottenuto l’incarico e negli ultimi mesi ha preso decisioni che mettono in dubbio l’utilità o la sicurezza dei vaccini e ne scoraggiano l’uso. Ha anche limitato le capacità dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), l’agenzia federale che si occupa di salute pubblica, e ha nominato in posizioni importanti persone che sostengono alcune delle sue convinzioni antiscientifiche.
Questo approccio è stato criticato da professionisti sanitari, accademici e ricercatori, ma anche da molti politici sia Democratici sia Repubblicani: giovedì durante un’audizione in Senato Kennedy ha risposto a varie domande sui vaccini, cercando di difendere il suo approccio dicendo anche cose fuorvianti o poco accurate. Quello che sta facendo non è sorprendente: Kennedy – che sì, fa parte di quella famiglia Kennedy: l’ex presidente John Fitzgerald era suo zio – è da tempo uno dei principali esponenti del movimento antivaccinista statunitense, e in passato ha sostenuto varie teorie infondate, come quella della falsa relazione tra vaccini e autismo. Ha sempre militato nel Partito Democratico, tanto che aveva sfidato Joe Biden alle primarie del 2024; oggi è indipendente, dopo essersi avvicinato molto al Partito Repubblicano e a Donald Trump.
A inizio giugno Kennedy ha licenziato tutti i 17 componenti del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione, che si occupa tra le altre cose di raccomandare alla popolazione quali vaccini fare e quando farli. Sono decisioni con effetti molto concreti: negli Stati Uniti le assicurazioni sono tenute a rimborsare i vaccini consigliati dal Comitato, che altrimenti possono costare centinaia di dollari.
In un tweet pubblicato giovedì, il giorno dell’udienza al Senato sulle sue decisioni sui vaccini, ha scritto: «Dimettersi o continuare a lottare per rendere l’America di nuovo sana?». Ha usato lo slogan “MAHA” (Make America Healthy Again), simile al “MAGA” di Trump
Kennedy ha motivato i licenziamenti citando presunti conflitti di interessi, su cui non ci sono prove. Poi ha nominato 15 nuovi componenti del Comitato (8 a giugno e altri 7 a settembre): circa metà di loro in passato ha sostenuto e contribuito a diffondere tesi complottiste sui vaccini, o comunque contrarie al loro utilizzo. Uno era stato licenziato dalla facoltà di Medicina di Harvard perché aveva rifiutato di vaccinarsi contro il Covid-19; una ha definito l’obbligo di vaccinazione «immorale» e un altro è un medico che contribuì molto a diffondere teorie infondate sul coronavirus, definito dal New York Times una «star della disinformazione sul Covid».
A inizio agosto Kennedy aveva anche tagliato 500 milioni di dollari (circa 430 milioni di euro) di fondi federali per lo sviluppo di vaccini a mRNA, basati su un sistema che aveva permesso di ottenere quelli contro il coronavirus in tempi relativamente rapidi durante la pandemia. Ha inoltre annunciato che i vaccini per il Covid non saranno più consigliati per i bambini in salute e le donne incinte, e ha autorizzato l’uso di nuove versioni solo per le persone con più di 65 anni o che soffrono di patologie specifiche.
Kennedy in questi mesi ha screditato anche altri tipi di vaccini. Lo scorso marzo, durante l’epidemia di morbillo che colpì soprattutto il Texas, promosse l’uso di metodi pseudoscientifici per curarlo o prevenirlo, come l’assunzione di vitamina A o di olio di fegato di merluzzo. A fine luglio ha anche vietato l’uso del tiomersale nei vaccini antinfluenzali, un conservante spesso preso di mira dai no vax e associato in modo infondato all’autismo.
Per via di queste decisioni, la scorsa settimana oltre mille dipendenti ed ex dipendenti del dipartimento della Salute hanno firmato una lettera che chiede le sue dimissioni. Anche alcuni parenti di Kennedy gli hanno chiesto di dimettersi, tra cui la sorella Kerry e il nipote Joe Kennedy III. Non è una novità, dato che già in passato alcuni familiari avevano preso pubblicamente le distanze da alcune sue posizioni e iniziative politiche (la famiglia Kennedy è tuttora molto influente nella politica statunitense).
Robert F. Kennedy Jr. nel 2019 a una protesta contro l’eliminazione dell’esenzione ideologica per i vaccini contro morbillo, parotite e rosolia nei bambini (AP Photo/Ted S. Warren)
Le scelte di Kennedy stanno avendo conseguenze anche nei governi locali. Questa settimana la Florida (governata dai Repubblicani) ha annunciato di voler eliminare qualsiasi tipo di obbligo vaccinale, anche quelli richiesti per andare a scuola. Al contrario Washington, Oregon e California, governati dai Democratici, hanno detto di voler formare una sorta di coalizione per prendere decisioni sui vaccini basate sull’analisi dei dati, e in modo autonomo rispetto al governo nazionale per quello che gli consente la legge.
Kennedy sta anche cercando di influenzare i lavori dei CDC, l’agenzia per la salute pubblica che in passato aveva definito «una fogna di corruzione». A fine agosto per esempio Trump ne ha licenziato la direttrice Susan Monarez, dopo sue pressioni. Monarez aveva assunto l’incarico solo poche settimane prima con un voto del Senato, e molti parlamentari sia Democratici sia Repubblicani non hanno gradito che il loro voto sia stato sostanzialmente ignorato: «Facciamo tutto il lavoro e confermiamo qualcuno per uno di questi incarichi importanti, e poi un mese dopo spariscono», ha detto per esempio John Thune, il leader della maggioranza (quindi Repubblicano) al Senato.
La sede dei CDC ad Atlanta, in Georgia (AP Photo/Brynn Anderson)
Secondo i giornali statunitensi, Monarez sarebbe stata licenziata proprio per alcuni scontri sul tema dei vaccini: i suoi avvocati hanno di fatto confermato questa versione, dicendo che sia stata allontanata perché si era rifiutata di approvare «linee guida antiscientifiche e irresponsabili». Al posto di Monarez è stato nominato Jim O’Neill, il vice di Kennedy al dipartimento della Salute.
Kennedy ha 71 anni, è figlio di Bobby Kennedy, ucciso nel 1968 mentre era candidato alla presidenza degli Stati Uniti, e nipote del presidente John Fitzgerald Kennedy, assassinato a Dallas nel 1963 (entrambi Democratici). Oltre che per le sue opinioni e scelte politiche, negli ultimi anni si è parlato di lui per vari episodi bizzarri: ha raccontato per esempio di aver lasciato il cadavere di un orso a Central Park; ha negato di aver mangiato un cane dopo la pubblicazione di alcune foto su Vanity Fair; ha detto di aver avuto un «verme» nel cervello, che «ne aveva mangiato alcune parti e poi era morto».