La canotta di Alcaraz? Discutibile. Il completo ruggine di Sinner? Rivedibile. La finale di New York è stata anche un duello a colpi di look spiazzanti tra i migliori due giocatori del mondo. Le loro scelte, accomunate solo dal medesimo sponsor tecnico (Nike), hanno diviso gli spettatori e ispirato immancabili meme. Il più immediato, sulla pagina della Gialappa’s: Carlos Alcaraz come Checco Zalone, il suo smanicato rosa ricorda proprio quello delle prime uscite dell’attore pugliese a Zelig e al cinema. Solo che è stato Sinner stavolta a cadere dalle nubi.

Il look di Alcaraz a New York

All’inizio del torneo Alcaraz aveva già fatto parlare di sé per il taglio di capelli da marine: nessuna scelta stilistica, però, ha prontamente spiegato. Semplicemente, aveva provato a farsi sistemare i capelli da suo fratello, ma un tragico errore l’ha costretto a rimediare con una rasatura quasi totale. Interpellato sulla spinosa questione, Jannik Sinner aveva risposto: “A me i capelli corti stanno male. Forse però sarebbero più comodi. Ognuno è diverso. Lui sta bene sia così sia con i capelli più lungo”. Peccato che la forza di Alcaraz non risieda nel bulbo: anche senza chioma stato impressionante durante tutto il torneo.

L’abbigliamento di Alcaraz e Sinner

E la canotta? Senza maniche, si legge nella réclame, perché favorisce “colpi senza restrizioni” mentre il design si adatta alle luci notturne. L’abbigliamento di Carlitos alimenta il paragone con Rafa Nadal, che della canotta ha fatto un segno distintivo nel circuito: i bicipiti esibiti, l’ostensione della forza e dell’irriverenza al cospetto dell’eleganza, anche nell’outfit, di Sua Maestà Federer. All’inizio della loro era, il confronto fu anche nel look, come sta succedendo ai nuovi tiranni del tennis.

Sinner si è presentato a New York con una divisa tutta rossa, tra il ruggine e il mattone: così si è vestito a New York all’inizio del torneo e così è riapparso in finale contro Alcaraz. Nel frattempo ha indossato il blu scuro contro Musetti e contro Auger-Aliassime. Decisamente meglio, anche nel risultato.

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