di
Massimiliano Cordin
I candidati hanno avuto a disposizione 100 minuti per rispondere a 60 domande di cultura generale, biologia e fisica. La direttrice del polo universitario: «La quasi totalità dei laureati riesce ad inserirsi nel mondo del lavoro»
Una mattinata di attesa e speranze. In oltre 450 ieri (8 settembre) hanno varcato le porte del polo universitario di Trento delle professioni sanitarie dell’Apss per affrontare il test d’ingresso, con l’obiettivo di conquistare uno dei 380 posti disponibili. «Spero di riuscire ad entrare a fisioterapia — spiega il giovane Arman Mauro —. Ho da sempre una grande passione per lo sport e questo corso di laurea mi permetterebbe di abbinarla anche all’ambito lavorativo. Lo scorso anno ho già provato ad entrare, ma purtroppo non ci sono riuscito. Io tuttavia non demordo e sono qui, questa volta per riuscirci».
Cento minuti per rispondere a 60 domande
I candidati hanno avuto a disposizione 100 minuti per rispondere a 60 domande di cultura generale, biologia e fisica. La pubblicazione degli esiti e delle conseguenti graduatorie è prevista entro il 24 settembre. «Siamo contenti perché abbiamo registrato un aumento del 14% di richieste rispetto allo scorso anno — commenta la direttrice del polo universitario delle professioni sanitarie di Trento, Anna Brugnolli —. Si tratta di corsi di laurea che registrano percentuali molto elevate di occupazione, con la quasi totalità dei laureati che riesce a inserirsi nel mondo del lavoro». Le 495 domande confermano, dunque, l’attrattiva del polo universitario trentino.
Collaborazione tra Province
In particolare, per quanto riguarda i diversi corsi attivati, cinque di questi sono gestiti dall’università di Verona e tre in forma interateneo dall’università di Trento, in collaborazione con la Provincia autonoma e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari. A garantire la maggior parte dei 380 posti disponibili è infermieristica che si prepara ad accogliere 220 matricole. Seguono con 25 ciascuno assistenza sanitaria, fisioterapia, tecniche di laboratorio biomedico e tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia. Garantiranno 20 posti ciascuno, invece, igiene dentale, tecnica della riabilitazione psichiatrica, tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.
Ampia partecipazione
«Sono qui per provare il test ed entrare nel corso di assistenza sanitaria — dichiara Valentina Zuani —. In questo momento sono operatrice socio-sanitaria e da poco ho terminato un incarico lavorativo alla casa di cura Villa Regina. Mi piacerebbe proseguire un percorso di studi per cercare di continuare ad apprendere quanto più possibile». Soddisfazione, alla luce dell’ampia partecipazione ai test, anche per l’Azienda provinciale per i servizi sanitari. «Poter contare su così tanti giovani che desiderano formarsi — sottolinea il direttore sanitario Giuliano Mariotti — è un segnale molto positivo. Per loro, la prospettiva è quella di ricoprire un ruolo centrale all’interno della sanità, così da essere al fianco di chi ha bisogno di cure e assistenza».
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9 settembre 2025
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