Chico è rientrato dal ritiro della nazionale. L’ex Lipsia pronto per una maglia da titolare. Koopmeiners, McKennie e Vlahovic le alternative
Giornalista
9 settembre – 09:40 – MILANO
Oggi Lois Openda si allenerà per la prima volta con la Signora, respirerà per la prima volta l’aria dei campi della Continassa. Il belga, che fa parte della prima batteria di rientranti dagli impegni con le nazionali, varcherà i cancelli dello Juventus Training Center con una consapevolezza particolare: i quattro giorni che lo dividono dalla delicatissima partita contro l’Inter sono quelli in cui lui si giocherà una maglia da titolare. Non significa che se alla fine dovesse partire dalla panchina allora per lui sarebbe un fallimento, ma semplicemente che Igor Tudor deve ancora decidere chi rimpiazzerà Francisco Conceiçao nella formazione titolare. L’esterno arrivato dal Porto, infatti, è rientrato ieri a Torino – in anticipo -, perché ha lasciato il ritiro del Portogallo per un fastidio muscolare. A ora di cena si è sottoposto agli esami strumentali e la sua presenza nel derby d’Italia è perlomeno improbabile.
Il rebus—
Openda è arrivato a Torino ieri, in serata, e oggi si unirà ai compagni non convocati come faranno anche Teun Koopmeiners, Kenan Yildiz e i tre italiani Andrea Cambiaso, Federico Gatti e Manuel Locatelli. Finora Tudor non si è mai scostato dal 3-4-2-1 in questo inizio di stagione, ma restare fedele al suo modulo preferito resta soltanto una delle opzioni. Al posto di Yildiz e Conceiçao, infatti, finora hanno giocato soltanto Nico Gonzalez (oggi all’Atlético Madrid) e Weston McKennie, forte candidato alla fascia sinistra al posto dello squalificato Cambiaso. Lì, però, in caso di necessità potrebbe giocare anche Koopmeiners – anche se preferisce la mediana -, perché Edon Zhegrova sta sì lavorando duramente per entrare in condizione, ma di fatto non gioca un minuto di calcio agonistico da metà dicembre 2024: niente amichevoli né partite ufficiali per lui, che quindi pare destinato al massimo a un ingresso nel secondo tempo. A questo punto, però, Tudor non esclude di aggiungere una punta alla formazione di partenza, a maggior ragione se le fasce saranno presidiate da due giocatori attenti tatticamente come Pierre Kalulu e McKennie (in ballottaggio con Filip Kostic e Joao Mario). Occhio quindi al menù del derby d’Italia: la portata principale sarà servita per sabato alle 18 all’Allianz Stadium, assicurati sapori forti.
Lois ci crede—
Viste le caratteristiche di Yildiz, effervescente nelle prime due uscite stagionali e ormai centrale nell’ecosistema juventino, le opzioni 3-5-2 e 3-4-1-2 dipendono da dove l’allenatore vorrà sfruttare gli effetti del talento del turco. Nella prima opzione giocherebbe mezzala con ovvia licenza di avanzare, nella seconda sarebbe il trequartista unico: più accentrato, prometterebbe imprevedibilità tra le linee dell’Inter e la possibilità di innescare le due punte. Ecco, le due punte: Dusan Vlahovic ha già segnato due volte partendo dalla panchina e si è ripetuto con la Serbia in casa della Lettonia (oggi sarà ancora in campo a Belgrado contro l’Inghilterra). L’ex Fiorentina rientrerà però dopo rispetto a Openda, che invece potrebbe essere catechizzato con calma in vista del suo esordio. Con il Canada, Jonathan David gioca spesso in un attacco a due punte e lo stesso ha fatto Lois in passato. L’ex Lipsia è stato pagato tre milioni di euro di prestito e ha un obbligo di riscatto condizionato a 40, quindi sia il club che i tifosi non vedono l’ora di ammirarlo all’opera. Saranno probabilmente gli allenamenti della Continassa a dare il responso finale, intanto Openda sogna già un debutto speciale contro l’Inter. Giusto per capire cosa significa essere un attaccante della Juventus.
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