È Toure Mamadou, l’operaio di 48 anni residente a Lesmo morto ieri mattina, 8 settembre, alla Gusmar & Sella Valves, l’azienda metalmeccanica di via Angelo Mauri 18 a Monza, a causa di un grave trauma da schiacciamento.

Colpito alla testa

L’allarme è scattato con una chiamata di emergenza in codice rosso per un incidente sul lavoro. Secondo quanto ricostruito a provocare lo schiacciamento sarebbe stata la leva di un tornio a cui il 48enne stava lavorando. Secondo quanto riporta Il Giorno l’uomo si sarebbe scambiato di mansione con un collega, che lo ha colpito alla testa. Quando i soccorritori del 118, supportati da un’automedica e un’ambulanza, sono arrivati sul posto, l’uomo era già in arresto cardiocircolatorio. Nonostante i tentativi di rianimazione avanzata, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Indagini in corso

Nella ditta di via Angelo Mauri sono intervenuti gli uomini della questura di Monza e i tecnici dell’Agenzia di tutela della salute (Ats Brianza), che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica esatta dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. Resta infatti da chiarire se l’infortunio sia stato causato da un malfunzionamento delle attrezzature, da una mancata osservanza delle norme di sicurezza o da altri fattori. Il macchinario al quale stava lavorando il 48enne è stato posto sotto sequestro su disposizione della procura della Repubblica di Monza che ha già aperto un fascicolo penale con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.

Originario della Guinea

Toure Mamadou era originario della Guinea ma con cittadinanza italiana. Dopo quanto accaduto i suoi colleghi erano ancora sotto shock.  Quando sono arrivati gli inquirenti sono stati fatti uscire dal capannone. Sono rimasti seduti su un muretto all’uscita, ancora increduli per la morte del 48enne con il quale, fino a pochi minuti prima, stavano lavorando.  

Il cordoglio del comune

Nel frattempo il cordoglio per la tragica scomparsa di Toure Mamadou è giunto anche dal sindaco di Lesmo, Sara Dossola: “La tragedia accaduta ieri scuote profondamente la nostra comunità – recita il messaggio sulla pagina Facebook del comune – Un nostro concittadino di 48 anni, impegnato nel suo lavoro, ha perso la vita durante un normale turno di lavoro. Dietro la sua morte non ci sono solo numeri o statistiche: ci sono una moglie e quattro figli, una famiglia spezzata da un dolore incolmabile, alla quale sono certa che la nostra comunità saprà stringersi attorno con sincera partecipazione. Spetterà alle autorità competenti ricostruire la dinamica dell’incidente. A noi resta il dramma di una vita spezzata troppo presto, la rabbia e l’amarezza davanti a una ‘morte bianca’ che non può e non deve lasciarci indifferenti”.

“Ogni morte sul lavoro è una ferita per tutta la società – si legge ancora – Non possiamo ridurre queste tragedie a semplici numeri: dietro a ciascuna ci sono volti, storie, sogni, famiglie.

A nome mio e dell’amministrazione comunale, esprimo il più profondo cordoglio alla famiglia e a tutti i cari colpiti da questo lutto improvviso e doloroso”.