«La decisione del governo di mantenere la Regione Campania nel piano di rientro sanitario è una scelta politica ingiusta e ignobile. Nonostante i bilanci risanati e i progressi certificati sui livelli essenziali di assistenza, il governo di destra continua a tenere in ostaggio il servizio sanitario campano, negando ai cittadini campani gli stessi standard di cura garantiti ai cittadini del Nord». Lo dice in una nota Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale e componente del Gruppo Misto.

«Il ricorso presentato dal presidente De Luca al Tar è una risposta doverosa a questa ingiustizia istituzionale, perché mantenere il piano di rientro significa limitare l’assunzione di almeno 15mila medici e infermieri di cui la Campania ha bisogno con urgenza, e impedire alla Regione di investire risorse proprie per finanziare prestazioni sanitarie ulteriori rispetto a quelle essenziali, come accade in regioni del Nord che hanno i bilanci in deficit ma sono fuori dai piani di rientro. Questa situazione vergognosa è la fotografia di un governo nemico del Sud, che applica due pesi e due misure, sacrificando il diritto alla salute dei cittadini campani sull’altare della convenienza politica. È doveroso che alla Campania venga restituita la piena titolarità della sanità», conclude Ciarambino.