Dopo il grande successo ottenuto dal 96esimo Gran Premio d’Italia, si sono ufficialmente aperte le prevendite per il Formula 1 Gran Premio d’Italia 2026, in programma dal 4 al 6 settembre.

La vendita ufficiale dei biglietti è partita alle 12 di oggi, martedì 9 settembre e fino al 22 settembre chi ha comprato un biglietto per il 2025 (Per Monza o Imola) avrà diritto a uno sconto dell’8% sul nuovo acquisto.

Quanto costa un biglietto per il 2026

Stando ai prezzi ufficiali dell’autodromo e di Ticket one il costo dei biglietti varia dai 145 per i posti centrali ai 50 euro per i posti sul prato per venerdì 4 settembre 2026. Nel giorno delle qualifiche i prezzi salgono partendo dai 379 per i posti centrali ai 70 euro per i posti sul prato.

Il giorno della gara, di domenica 7 settembre i prezzi salgono invece a 984 per i posti centrali a 100 euro per quelli sul prato. Chi volesse invece scegliere la forma di abbonamento per tutti e tre i giorni, i prezzi variano dai 1.344 per i posti centrali ai 120 euro per i posti sul prato.

I numeri del 2025

Quello del 2025 è stato il Gran Premio dei record e delle grandi ricorrenze. Max Verstappen non si è solo limitato a vincere la gara: ha anche segnato il nuovo record della pista, precedentemente conquistato da Schumacher nel 2023. Il 7 settembre del 1975, Niki Lauda vinceva a Monza il suo primo mondiale di Formula1 con le vesti Ferrari. Cinquant’anni dopo Leclerc e Hamilton hanno celebrato la leggenda di Lauda vestendo in blu.

Max Verstappen - Foto di Massimo ChisariMax Verstappen – Foto Massimo Chisari

Ma il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2025 si è concluso registrando un successo straordinario anche in termini di pubblico. Secondo i numeri diramati dall’autodromo, sono state 369.041 le presenze registrate nei giorni dell’evento, con un aumento di oltre il 10% rispetto all’edizione dello scorso anno, dove il pubblico ha raggiunto quota 335 mila.

Una vera e propria macchina organizzativa che quest’anno ha visto la collaborazione tra i vari comandi delle polizie locali dei Comuni coinvolti nell’evento. Una macchina della mobilità che, come confermato dalle autorità competenti, ha funzionato anche grazie alla scelta della chiusura di un tratto della Sp6 per il deflusso. I nove maxi parcheggi (Platino, Gold, Rosso, Blu, Arancione, Marrone, Viola, Bianco e Verde), gestiti da Monza Mobilità hanno accolto 18.500 veicoli nella tre giorni del Gran Premio (oltre 11.800 nella sola giornata di domenica). A completare l’offerta, oltre a 290 autobus.

Sono stati numeri da record anche per chi ha utilizzato il treno. Trenord nella tre giorni del Gran Premio ha effettuato corse straordinarie fra Milano e Monza e fra Milano e Biassono, in aggiunta al servizio ordinario, e ha potenziato le composizioni dei convogli. Numeri alla mano, sono stati oltre 36mila i passeggeri che hanno acquistato i biglietti speciali proposti da Trenord per raggiungere in treno l’Autodromo.

A questi si aggiungono le diverse migliaia di viaggiatori che tra venerdì e domenica hanno raggiunto con biglietti e abbonamenti ordinari la stazione di Monza, servita nei feriali e nei festivi rispettivamente da 380 e 300 treni al giorno, e quella di Biassono Lesmo.

Le forze dell’ordine

polizia locale gran premio viabilità-2

Sono state giornate di intenso lavoro e di straordinari anche per i 600 agenti della polizia locale, che sono stati impiegati complessivamente con una media di 235 operatori al giorno distribuiti su turni dalle 6 alle 22 e hanno assicurato più di 7mila ore di servizio nelle giornate del 5, 6 e 7 settembre. Di questi, circa 300 agenti sono stati messi in campo dal comando di polizia locale di Monza, che ha fornito il contributo più significativo.

L’ordinanza di servizio del Questore ha definito un piano operativo che ha coinvolto un totale di 1.650 operatori nei tre giorni dell’evento: 450 il venerdì, 550 il sabato e 650 la domenica, di cui 140 operatori della Questura di Monza e Brianza per ciascuna giornata. La direzione dei servizi è stata affidata a due primi dirigenti della polizia, supportati da 12 funzionari e 3 ufficiali dell’Arma, che hanno coordinato le operazioni sul campo.