Carlos rilancia: “Tornare numero 1 era il mio obiettivo stagionale. La palla non è nel suo campo ora, ma mi aspetto un Sinner diverso: cambierà per cercare di battermi la prossima volta”
Giornalista
9 settembre – 12:11 – MILANO
L’Us Open vinto, il ritorno al numero 1, ma anche le nuove sfide che lo aspettano con Jannik Sinner. Dopo il trionfo di Flushing Meadows su Jannik Sinner, Carlos Alcaraz ha incontrato la stampa spagnola e ha tracciato le strategie per un futuro ancora più brillante. Alla domanda: “È questa la versione migliore di Carlos Alcaraz?”, ha risposto così: “Sento di essere al meglio della mia carriera finora, ma ho ancora margini di miglioramento. Non ho ancora raggiunto il 100% e sto lavorando per arrivarci. Penso che, a 22 anni, essere la migliore versione di tutta la propria carriera sia complicato. Ho cose da migliorare, il miglior Carlos che ci possa essere deve ancora emergere”. Respinge con un ace le critiche sulla sua voglia di festeggiare, dopo il trionfo la festa è cominciata al ristorante Chez Margaux, poi nella discoteca Amber Room. “E’ vero, mi piace godermi la vita, ma chi non piace? Chi non si è divertito a 22 anni? Si tratta di passare del tempo di qualità a casa, per poi arrivare motivato ai tornei”.
il duello—
Alcaraz sa che sul suo cammino, come sempre più spesso nelle ultime stagioni, ci sarà ancora Jannik Sinner. Ammette che il cambio di strategia annunciato da Jannik porterà nuovo lavoro anche per lui: “La palla non è nel suo campo ora, deve migliorare qualcosa per potermi battere. E io devo essere pronto a vedere cosa farà di diverso. Credo che sia questa la bellezza di questa rivalità che stiamo vivendo. Stiamo entrambi migliorando a livello tennistico, fuori dal campo. Ci spingiamo a vicenda al limite così tanto che dopo ogni partita sappiamo chiaramente cosa dobbiamo migliorare. È fantastico. E, naturalmente, mi aspetto un Jannik diverso, cambierà qualcosa per cercare di battermi la prossima volta. E sarò pronto per questo”.
il ranking—
Alcaraz ha spiegato come il numero 1 del mondo fosse il suo obiettivo della stagione, che per ora è a quota 7 titoli (compresi Roland Garros e Us Open) e 67 partite vinte: “Me lo sono prefissato all’inizio dell’anno, vedere di esserci riuscito è incredibile. All’Us Open sono state due settimane spettacolari, con un livello tennistico altissimo, ma soprattutto mentale, di cui sono molto orgoglioso”. Senza montarsi la testa: “Come faccio a restare con i piedi per terra? So che c’è sempre margine di miglioramento. Arriverà sempre qualcuno, un altro giocatore, persino Jannik, che mi supererà o sarà migliore. E dobbiamo continuare ad andare avanti, ad allenarci, a migliorare. Non sarò mai perfetto, quindi devo farlo”.
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