Come si ottiene lo status di cult? Al di là degli incassi al botteghino e del successo immediato, i film che si sono conquistati tale nomea nel corso di oltre cento anni di storia del cinema sono pochi. E allora qual è il segreto? Forse è impossibile da descrivere, ma una cosa è certa: questi cinque film di fantascienza sono degli ottimi cult.

Blade Runner

Tra gli sci-fi che non si sono immediatamente classificati come cult troviamo Blade Runner, un film che fu inizialmente bocciato, sia dal pubblico, sia dalla critica. Nonostante ciò, il capolavoro di Ridley Scott di inizio anni ’80 ha, piano piano, scalato le classifiche di preferenza tra i fan del genere cyberpunk, definendosi infine uno dei migliori film fantascientifici di tutti i tempi. Il tema dell’IA è stato anticipato di diversi decenni, confermando, se mai ce ne fosse bisogno, il genio creativo di Ridley Scott, papà, tra le altre cose, della saga con protagonista lo Xenomorfo.

Moon

Era il 2009 e la fantascienza classica tornava prepotentemente in cima alle preferenze di visione con Moon. Il film è un viaggio introspettivo nella mente del suo protagonista, il grande Sam Rockwell. La sua interpretazione di Sam Bell gli è valsa l’elogio di buona parte della critica. La storia di Moon segue quella di un lavoratore lunare prossimo alla sua scadenza del contratto triennale che, suo malgrado, viene a conoscenza di dettagli scioccanti su se stesso e sull’azienda che lo ha impiegato. Interrogativi profondi sull’identità, l’isolamento e la mercificazione della vita dei lavoratori sono punti cruciali nell’esperienza di visione di questa perla cult.

Il pianeta delle scimmie

Erano gli anni ’60, da molti considerati l’epoca d’oro della fantascienza, e al cinema usciva un capolavoro che ancora oggi ci emoziona: Il pianeta delle scimmie. Il capostipite di una saga che conta oggi innumerevoli film, serie tv e libri tra prequel, sequel, mid-quel e spin-off, si è velocemente imposto come un cult del genere. L’idea che un gruppo astronauti finissero in un pianeta governato da scimmie intelligenti con al guinzaglio gli uomini ha, da sempre, suscitato un certo fascino tra i cultori del genere. E non è un caso se oggi, a quasi sessant’anni dal suo esordio cinematografico, ci troviamo in mezzo ad una nuova, l’ennesima, trilogia de Il pianeta delle scimmie.

Her

Al centro della pellicola con protagonista Joaquin Phoenix c’è l’IA. Un tema, quello affrontato nel 2013 da Spike Jonze, che ha anticipato le discussioni del giorno d’oggi in ambito tecnologico, ormai conquistate in larga parte dalla intelligenza artificiale. Qui Phoenix interpreta il timido Theodore, un uomo tristemente solo e quasi dimenticato dalla società che trova proprio nell’IA “Samantha” una tiepida ma insostituibile consolazione. L’epilogo di questo film è devastante, ma al contempo fa riflettere lo spettatore, che si trova con più domande che risposte in merito all’uso e all’abuso dell’IA nel quotidiano.

Terminator 2 – Il giorno del giudizio

Concludiamo il viaggio nel film sci-fi cult con la pellicola che ha rilanciato la stella di James Cameron: Terminator 2 – Il giorno del giudizio. Il film segue ancora una volta le vicende di Sarah Connor, ora rinchiusa in un manicomio in seguito al suo tentativo di far saltare in aria la fabbrica che avrebbe dato vita ai chip degli indistruttibili Terminator. Anrold Schwarzenegger torna a vestire i panni del T-800, ma questa volta dalla parte dei buoni. L’obiettivo? Salvare il giovane John Connor dalla minaccia del temibile T-1000, anch’esso tornato indietro nel tempo per uccidere il futuro leader della resistenza umana.