di
Manuela Pelati
Bracciano e i Castelli le zone più colpite dal meteo impazzito per il quale è allerta arancione della protezione civile. Cassia chiusa a Monterosi per allagamento. Non ci sono feriti
Un grosso albero è precipitato sulla carreggiata vicino all’Acqua Acetosa a Roma e tantissimi rami e pali della segnaletica sono volati per la forte pioggia e il vento durante la notte. In mattinata forti piogge in Via Cristoforo Colombo, dove un autobus ha fatto «surf» nell’acqua alta in un tratto. Allagamenti anche nei sottopassi e sull’autostrada in direzione Fiumicino dove il traffico è ingolfato. Anas fa sapere che «a causa di allagamento del piano viabile, è stata temporaneamente chiusa la corsia in direzione nord, sulla strada statale 2 Via Cassia, dal km 40,000 al km 41,000 a Monterosi (Viterbo)». Il forte maltempo per il quale è allerta arancione nel Lazio per l’intera giornata di mercoledì, ha provocato diversi danni ma nessun ferito.
Cento interventi
In mattinata si registrano circa cento interventi gestiti dalla sala operativa ed effettuati nella notte dai vigili del fuoco del comando di Roma. Le località di Bracciano, Sacrofano, Montelibretti, Castelli romani oltre a parte del litorale romano sono state le zone maggiormente interessate da rimozione di alberi caduti, rami pericolanti, danni d’acqua in generale, insegne e pali pericolanti.
Temporali a V
«A preoccupare è soprattutto la possibilità che si formino sistemi di temporali a “V” (noti come V-shape) – fa sapere Lorenzo Tedici de IlMeteo.it – , strutture atmosferiche che possono restare quasi ferme per ore, scaricando piogge torrenziali sempre sulle stesse aree». Il fenomeno è legato ai cambiamenti climatici. «Queste si sviluppano quando correnti in quota spingono il temporale verso una direzione, mentre venti al suolo lo bloccano, favorendo una continua rigenerazione delle celle temporalesche. Le zone più a rischio sono Liguria, Toscana e Lazio, dove potrebbero cadere oltre 150-200 mm di pioggia in poche ore: valori che possono causare alluvioni lampo, frane e allagamenti, soprattutto lungo corsi d’acqua minori e nelle aree collinari e montuose».
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10 settembre 2025 ( modifica il 10 settembre 2025 | 11:22)
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