Verstappen punge Horner

Quest’anno l’Italia porta fortuna a Max Verstappen. Dopo il successo di Imola, infatti, il quattro volte campione del mondo ha dovuto aspettare il ritorno nel Bel Paese per vincere il suo 66esimo GP in Formula 1.

A Monza l’olandese ha avuto a disposizione una vettura molto più competitiva di quella guidata nel recentissimo passato: Red Bull e il suo fuoriclasse credono che la vittoria dell’Autodromo sia dipesa molto dal tipo di pista low-downforce su cui la RB21 va bene e viceversa la McLaren fatica. A prescindere, però, la Red Bull è cresciuta, perché anche a Zandvoort Verstappen si è avvicinato e ha creato qualche grattacapo alle McLaren, comunque ancora sensibilmente superiori rispetto alla vettura di Milton Keynes. Il campione del mondo in carica ha sottolineato questi passi avanti, elogiando Laurent Mekies e pungendo indirettamente l’ex team principal Chris Horner, con cui i continui screzi hanno convinto la Red Bull a voltare pagina dopo 20 anni.

Le parole di Verstappen

“Finora abbiamo disputato molte gare in cui abbiamo semplicemente provato diverse configurazioni della vettura, apportando modifiche piuttosto drastiche; cose che dimostravano che non avevamo la situazione sotto controllo e non sapevamo bene cosa fare. Laurent, grazie alla sua formazione ingegneristica, pone le domande giuste agli ingegneri, domande di buon senso, e credo che questo funzioni molto bene“, questo il commento di Verstappen.

“Inoltre, si cerca di capire che alcune cose provate danno un’idea della direzione da prendere, ed è su questo che abbiamo continuato a lavorare. Ho sicuramente sentito che già a Zandvoort abbiamo fatto un passo che sembrava funzionare abbastanza bene, e poi qui è arrivato un altro passo che mi ha dato sensazioni ancora migliori“.