Qualsiasi riconoscimento legato alla sua arte è strameritato. Questo che le viene concesso però invita a qualche riflessione: certe onorificenze dovrebbero essere date a chi, senza aver potuto conseguire una laurea o un dottorato, abbia comunque raggiunto risultati straordinari in quella specifica disciplina
Paola Cortellesi è una bravissima attrice e regista e – lo può confermare chiunque la conosca personalmente – una persona splendida, brillante, colta, intelligente, sensibile, impegnata, ironica. Qualsiasi riconoscimento legato alla sua arte è strameritato. Questo che le viene concesso però invita a qualche riflessione. Oggi riceverà Honoris Causa il dottorato in Scienze infermieristiche e Sanità pubblica. Antonio Di Pietro avrebbe forse esclamato di primo acchito «E che c’azzecca?». Nelle motivazioni si parla della missione infermieristica e della Sanità: cura, prevenzione, sostegno delle fragilità. Che la Cortellesi ha mostrato attraverso le posizioni sostenute e i temi espressi nell’ultimo bellissimo «C’è ancora domani».
Non c’è bisogno di facili pubblicità nell’era dei social
Forse sbagliamo noi, ma pensiamo che le Università, baluardo di cultura e formazione delle generazioni di domani, non abbiano bisogno di facili pubblicità nell’era dei social e che certe onorificenze dovrebbero essere date a chi, senza aver potuto conseguire una laurea o un dottorato, abbia comunque raggiunto risultati straordinari in quella specifica disciplina. Anche se non famoso e noto ai più. È questo il migliore esempio per chi sa quanta fatica richiede un corso di studi e il raggiungimento di un dottorato. Lo sa bene proprio la Cortellesi che, pur piena di talento, è arrivata ad ottenere i suoi risultati nel cinema e nel teatro attraverso studio, gavetta, passione e fatica.
10 settembre 2025
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