Un altro capitolo di un duopolio che durerà 10 anni
(Gaia Piccardi, inviata a Torino) La strada per entrare nella testa della propria nemesi a volte passa da pertugi imperscrutabili. Jannik Sinner si è messo a studiare spagnolo. Non tutti i giorni, non con un professore: frequenta Duolingo, piattaforma online, e qui a Torino si è lanciato — tra facce buffe e sudori freddi — nelle prime interviste nella lingua di Alcaraz. Ancora tu, Carlitos? Per la prima volta tre finali Slam e il Master hanno per protagonisti gli stessi due tennisti, quei due, i Big Two che paragoniamo di continuo agli Immortali. Una circostanza che spiega meglio di qualsiasi statistica — 16° confronto diretto a livello Atp, sesto stagionale — l’ombra lunga dei predestinati sul circuito.
Loro in vetta, alternandosi al comando. Il terzo del ranking, Zverev, oggi è staccato di oltre 6 mila punti; il quarto è un dinosauro, Djokovic, sopravvissuto alla pioggia di meteoriti. Sinner e Alcaraz sono gli unici abitanti di una galassia lontana, dove la rarefazione dell’ossigeno impedisce qualsiasi insediamento terrestre. Alieni sul pianeta tennis… (leggi tutta la presentazione)